mercoledì 16 gennaio 2008

Il piatto piange

Nonostante i buoni propositi di far finta di niente, di trovare il lato divertente e creativo della faccenda eccetera, non riesco proprio ad alimentare (ehm) questo luogo, in questo periodo.
Questo è un posto di gaudio e sollazzo, di tripudio e di celebrazione della pappa, e in queste settimane in cui il cibo per me è rinuncia e privazione mi è completamente passata l'ispirazione. Salvo il sognare i cantuccini, come è accaduto ieri notte, e svegliarmi masticando a vuoto.
Sono concentratissima nello sforzo immane di rimuovere l'argomento dai miei desideri, e vi assicuro che è un duro esercizio, che lascia pochi margini di manovra. Per riuscirci, è necessario che mi dedichi a tutt'altro. In questo momento mi documento meticolosamente sulla dietetica mondiale, mi immergo nello studio degli indici glicemici con la dedizione di un alchimista, cerco la Via per riuscire in futuro a togliermi la maggior quantità di sfizi possibile evitando di imbalenire. Esiste, ma va scovata in mezzo ai miliardi di stronzate che si pubblicano e si praticano in merito.
La mestizia ammanta il mio desco come una pudica nebbiolina dalla quale conto di riemergere tra un paio di settimane con addosso i miei vestiti dei tempi d'oro - o almeno quelli d'argento - e la ferma intenzione di restarci dentro, stavolta.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Io credo ci sia solo l'esercizio. Qualsivoglia sport o similia.
Se io non camminassi come cammino, non facessi quel po' di sci di fondo, di bici e di scale a chiappe strette, sarei una balena. Mi limito a essere un'elefantessa marina.

Sono comunque e sempre solidale.

Esmé ha detto...

Ok. Cercherò di sbattere le ciglia a ritmo più sostenuto.

Anonimo ha detto...

finalmente ti si sente ,cominciavo a proccuparmi
invece sei sulla via della ricerca
della felicità
bacetti da pagnochiattò

Anonimo ha detto...

sarà..ma io non riuscirò mai a fare una dieta. credo ceh non sia solo una questione di calorie e glicemie, ma anche di regolarità, di mangiare con calma sempre alla stessa ora, avendo il tempo di masticare e rilassarsi....qualcosa per me di impossibile soprattutto in questo periodo!
spalluzza

Anonimo ha detto...

dimenticavo! anche io ero un po' preoccupata. non ti vedevo più. non sei passata nemmeno più da kalimat!
spalluzza

Anonimo ha detto...

cacchio che idea: sbattere le ciglia! E io che mi ero illusa che bastava girare i pollici.
Vai tranquilla, e data la preziosità della tua persona per cortesia esprimiti in carati. Io ho cominciato con la cura verdurista. Un delirio. Senza tabacco è dura! Ho già perso un numero di carati pari ad 1 Kg di patate.
un bacio sarai bellima

Anonimo ha detto...

il "bellima", ovviamente è un bellissima! Il fatto è che nei primi giorni non si vede bene.
Non è un modo di dire: non ci vedo dalla fame. E' vero.

Anonimo ha detto...

Suggerimenti: l'ora di cena potrebbe diventare l'ora della lettura. C'est à dire, invece di pubblicare la ricetta, pubblichi la pagina di quel che stai leggendo (così fai anche un po' d'esercizio fisico, digitando). Sempre di nutrimento si tratta...
Comunque, escogita qualcosa, perchè mi manchi.

chiara ha detto...

Tu continua a cercare, fallo per noi,indicaci la via!
Con l'estrema solidarietà di chi si appresta alla cermonia dell'"addio al sollazzo gastonomico"

chiaretta