giovedì 16 settembre 2010

Carestia

Io sono a dieta. La gatta che vive con me è a dieta. I nostri rispettivi veterinari hanno deciso che è necessario. Hanno stabilito per noi delle razioni che non si possono nemmeno considerare cibo. A entrambe sono concesse delle verdure extra pasto, in caso di fame ingovernabile. Mi è sembrata persino offensiva l'ipotesi di placare la fame di un gatto con della verdura. Della mia non parliamo neanche.

Questa è la scena che si presenta (cucina, interno, notte). La donna mastica mestamente l'unica forma di spuntino notturno possibile: una scodella di cetrioli, peperoni verdi, un'idea di cipolla, pochi pomodori. La gatta la guarda con occhi biafrani. La donna le allunga un pezzettino di cipolla, solo per farle capire che nel  piatto non c'è niente di appetitoso. La gatta lo mangia. Non solo: mastica a lungo per farlo durare di più.
Una scena straziante. 
Stasera quindi, dopo un lungo sguardo in cui sono passati silenziosamente molti discorsi, ci siamo divise una zucchina bollita. Le ho ceduto la porzione più abbondante.

lunedì 6 settembre 2010

Consolazioni

Il mercato di settembre mi piace moltissimo. Son belli i colori, forse anche perché è bellissima la luce, e saltano fuori cose povere da orto che non si vedono spesso in commercio a Milano. Sabato ci sono andata per i primi chili di perini da salsa; ma questi piccoli peperoni cornuti, perfetti, croccanti e a un prezzo ridicolo dicevano proprio "mangiami mangiami", e son venuti a casa con me. Ricordavo di averli assaggiati in Grecia, in una di quelle deliziose serate dopo il mare, quando la vita offre piaceri  perfetti, semplici e senza controindicazioni. Per verifica ho cercato la ricetta sul web e ho visto che rimbalzava dappertutto questa che, per una volta, non era un bidone. Così, nelle pause tra un pentolone di salsa e l'altro, ho affettuosamente imbottito piccoli peperoni per dedicarmi una cena ancora estiva.
Cucinare è il mio modo per consolarmi, c'è poco da fare: compensare le manchevolezze del presente, tenermi vicino le felicità del passato. Procurarmi un piacere immediatamente accessibile quando tutti gli altri non lo sono.


Πιπεριές γεμιστές με φέτα 
Piperies gemistes me feta
Peperoni ripieni di Feta

  • una decina di peperoni corno verdi, piccoli 
  • 200 gr di Feta
  • prezzemolo
  • origano
  • 1/2 peperoncino piccante, meglio fresco
  • olio extravergine
  • due fette di pane raffermo 
Tagliare la calottina ai peperoni, e con mano di fata levare i semi senza fare danni.
Tritare finemente il prezzemolo con il peperoncino.
Sbriciolare il formaggio in una ciotola, aggiungere due cucchiai d'olio, il trito, un cucchiaio di origano, e lavorarlo un po'. Non salare, il Feta è abbastanza salato di per sé.
Riempire i peperoni e chiudere l'imboccatura con un pezzettino di pane raffermo (finezza!), in modo che in cottura il formaggio non fuoriesca. Irrorare con un filo d'olio e infornare una mezz'ora a 200°, girandoli una volta in modo che la pelle arrostisca su tutti i lati.

Si mangiano a temperatura ambiente (e ovviamente il giorno dopo, da riposati, sono ancora più buoni).