giovedì 16 settembre 2010

Carestia

Io sono a dieta. La gatta che vive con me è a dieta. I nostri rispettivi veterinari hanno deciso che è necessario. Hanno stabilito per noi delle razioni che non si possono nemmeno considerare cibo. A entrambe sono concesse delle verdure extra pasto, in caso di fame ingovernabile. Mi è sembrata persino offensiva l'ipotesi di placare la fame di un gatto con della verdura. Della mia non parliamo neanche.

Questa è la scena che si presenta (cucina, interno, notte). La donna mastica mestamente l'unica forma di spuntino notturno possibile: una scodella di cetrioli, peperoni verdi, un'idea di cipolla, pochi pomodori. La gatta la guarda con occhi biafrani. La donna le allunga un pezzettino di cipolla, solo per farle capire che nel  piatto non c'è niente di appetitoso. La gatta lo mangia. Non solo: mastica a lungo per farlo durare di più.
Una scena straziante. 
Stasera quindi, dopo un lungo sguardo in cui sono passati silenziosamente molti discorsi, ci siamo divise una zucchina bollita. Le ho ceduto la porzione più abbondante.

22 commenti:

Anonimo ha detto...

E' bello ritrovarti.
hai ragione: diete simili sono una vera tristezza... e se entrambe cambiaste medico curante?
Un saluto affettuoso.
Paola

Duck ha detto...

Cara la mia Esmè, faccio mio l'affettuoso e misericordioso consiglio di Paola. Una grattatina dietro le orecchie e sotto il mento a entrambe.

maruzzella ha detto...

Propendo anch'io per per un cambio del doc. Non vedo bene questo alternarsi di dieta/non dieta, non è sano. Ci sono altri approcci assai meno punitivi. Certo che, in ogni modo, alla fine, tocca mangiar meno. Mi raccomando, la gatta obesa no. :-)

Esmé ha detto...

Gentili, e a me molto care lettrici,
la cosa che mi vien da dire, così a caldo è: ma vi fate i c***acci vostri? Ma non è carino, così dirò - molto più assertivamente: ognuno fa quello che riesce a fare, e sceglie il meglio che può tra i molti metodi. Io mi trovo bene con questo, voi magari con un altro, che risponde meglio alle vostre caratteristiche psicofisiche. Io il vostro però non mi permetto di discuterlo!

Alla fine, che ci si metta quattro mesi di strazio socialdemocratico, o un mese di strazio teutonico, sempre di privarsi dei cibo si tratta. E alla fine, o si diventa moderati e sportivi forever, o il peso si riprenderà lo stesso, e si ricomincerà daccapo.

Mi dispiace molto di più per la gatta, perché a lei questa privazione la impongo e non posso spiegarle il perché. Non posso neanche motivarla con la promessa di un vestitino nuovo... è già bello quello che ha su. Ringrazio iddio che almeno non è schizzinosa, e accetta la zucchina. Stasera carotina.
Certo che è molto triste per me toglierle la pappa buona. Ma, appunto, la gatta obesa no.

Clara ha detto...

Ciao
che è 'sta dieta pazza per te e la tua gatta? No, no aspetta: non voglio farmi i fatti tuoi, ma sta attenta!

Mi ricordi tanto una dieta che mi diede un medico pazzo diversi anni fa: 7 chili in meno in 7 giorni! Era un vegetariano convinto (per gli altri, perché poi seppi che lui, in ospedale, non disdegnava il buon salame calabrese!) che voleva curarmi il gonfiore delle gambe con la dieta e mi costrinse a mettere a dieta tutta la famiglia, compreso mio figlio che allora aveva circa sei anni. Passavo le mie giornate a pulire chili di verdure e mangiavo solo verdure e legumi, tipo farro, grano, soia (non ceci e fagioli, insomma). Al quinto giorno piangevo! Il primo periodo di dieta ferrea doveva durare 7 giorni, ma alla scadenza lui era partito e mi ordinò di prorogarlo fino al suo ritorno (dopo una settimana)!
Rimasi in cura con lui per 2-3 mesi, spendendo una barca di soldi, perché dovevamo mangiare solo cibo acquistato in erboristeria, tra l'altro in quella consigliata da lui, per cui presumo che avesse anche il suo tornaconto.
Le sedute, ovviamente a pagamento, avevano una cadenza settimanale, dovevano coinvolgere tutta la famiglia e ogni volta ne uscivamo stravolti.
Un mio amico farmacista si sforzava a farmi notare che era tutto illogico e innaturale, che mi violentava psicologicamente e che lo pagavo pure per farlo!
Io non sentivo ragioni!
Ma ci fu un momento, nell'ultima seduta, che all'improvviso mi fece rinsavire: quando mi spiegò il significato che, secondo le sue convinzioni, avevano i genitali maschili e femminili. L'uomo ha i genitali all'esterno perché la natura gli impone di vivere all'aperto, di lavorare fuori di casa, la donna, invece, all'interno, perché la natura vuole che la donna stia in casa, che lavori solo all'interno delle mura domestiche per accudire l'uomo! A quel punto - ricordo ancora la scena! - senza dire una parola mi alzai, presi dal borsellino i soldi per pagarlo, glieli sbattei sul tavolo, afferrai mio figlio e me ne andai senza nemmeno salutarlo, lasciandolo a bocca aperta.

Finirono così le mie diete! Non ne ho mai più fatte: quel ricordo ancora mi terrorizza!

Sono sicura che il tuo caso è diverso, ma stai comunque attenta e, se puoi, parlane con un nutrizionista.

Una pacca sulla spalla da parte mia e tante coccole alla tua gatta, alla quale va veramente tutta la mia comprensione!

Esmé ha detto...

Mi domando una cosa: perché tutti, TUTTI, se parlo di dieta, cercano di darmi consigli, mettermi in guardia, dirmi di non farlo, invitarmi alla pinguedine felice? Mi lasciate in pace con le mie scarne razioni?

Non sono mica un'incosciente!
Ho un dietologo sano di mente che mi segue da anni, e un veterinario di solida professionalità; la mia dieta (quando mi tocca farla) è rigida ma sanissima, ingerisco la quantità di proteine, vitamine, carboidrati necessaria mantenere un organismo umano in salute, quella della gatta pure... ma che volete da me?
Faccio già fatica una fatica bestia così, ci manca anche di giustificarmi con voi!

Invece un cenno di incoraggiamento mai, neh?

lise.charmel ha detto...

io invece volevo portare la mia solidarietà a te e alla gatta (di cui mi piacerebbe vedere anche qualche foto, se posso chiedere: chissà com'è cresciuta!).
mi permetto solo un'osservazione: ho letto su un libro di alimentazione per animali domestici che la cipolla può essere letale per i gatti. certo, se la tua è ancora viva e affamata sicuramente non è il suo caso, ma ora mi è venuto il dubbio...

Anonimo ha detto...

E' che è così bello sentirti parlare di cucina che viene da pensare che per un po' ci lascerai all'asciutto di bei racconti e migliori ricette. Ma in fondo sono meravigliosi anche i tuoi post sulla nazi dieta. Vivere a pieno (e in questo includo anche "a pancia piena") e ogni tanto stringere un pochino la cinghia per sentirsi meglio e più belle... beh, è una cosa bella no? Che poi sia anche una gran scocciatura per noi goderecci...beh è un altro paio di maniche! Io come spezzafame le carote le intingo in un simil tzatziki... tanto cetriolo, yogurt e appena un puntino di tahin...e sono meno tristi! Buona dieta a te e micia, tesoro!
Iaia

Esmé ha detto...

Lise, la gatta è ormai adulta, e non so perché ma non mi viene di scrivere di lei. Grazie dell'avvertimento, in effetti non sapevo della cipolla: per fortuna quello che le ho dato era un frammento minuscolo. Male non le ha fatto, ma in futuro eviterò.

Iaia, lo hai detto. Una immane scocciatura. Come tutto quello che riguarda l'invecchiare. Mi piaceva di più vivere a pancia piena e non ingrassare, com'è stato fino a qualche anno fa. Era davvero bello.

Reb ha detto...

E se si cambiasse il nome in 'Ora di dieta (tua e mia), un minuto di silenzio (astenersi perditempo scassa cocoones)'? Ciàh, intanto mi raccolgo, faccio mantra e vedo di mettermici anch'io (a dieta e zitta)

Vale ha detto...

Io non ti do' nessun consiglio, non avendo mai fatto diete.
Solo un abbraccio solidale.

Invece volevo dire a Clara che da quando sono vegetariana (veramente, non come quuel - ehm - medico) davvero ho perso qualche etto in più... non che ne avessi bisogno.
Il fatto è che: uno, bisogna essere convinti. Due, bisogna fare una dieta equilibrata, inutile menarcela: qualsiasi cosa uno decida di mangiare, deve stare attento, lo sappiamo tutti.
Quando sento ste cose su presunti vegetariani mi incavolo, perché poi la figura dei pazzi fanatici la facciamo tutti...

Per la micia: sì, la cipolla le fa male, ma un pezzetto non fa nulla.
Come fanno male l'uva e l'uva passa, il prezzemolo, cioccolato, caramelle e dolciumi, senape e aglio, avocado, caffè, alcool (l'alcool è letale) foglie e germogli di patata, rabarbaro e pomodoro.

Andrea Ferrigno ha detto...

Criticarti: no, sono stato avvisato, mi faccio i granc***i miei.

Ho la sensazione che non gradiresti neanche gli sfottò.

Allora taccio.

Benriletta, comunque. Spero che lo strazio finisca presto, dimodoché tu possa tornare allo strafogo e noi a leggere le tue ricette ;)

Renzo (e Lucia)

Il chi non muore si rivede è ovviamente reciproco ;)

Ah, noto con piacere che la gatta solidarizza. T'è andata meglio questa volta.

Esmé ha detto...

Reb, e facciamo pure 'sto mantra.

Vale, beata te.
Io ho due amici che passando al vegetarianesimo hanno preso 10 kg cad. Credo che sia proprio una faccenda di costituzione: la tua è fortunata.
Grazie delle info sulle cose nocive. Non mi sarei mai sognata di darle nulla nella lista, se non l'avocado, di cui faccio largo consumo sotto forma di guacamole, e non avrei mai detto che potesse far male ai felini. C'era rischio concreto che la avvelenassi, povera bestia.

Renzo, deploro lo stato postatomico in cui hai abbandonato il tuo blog. Mi fa proprio male al cuore, ogni tanto ci passo sempre sperando che almeno sia stato ripristinato un layout meno traumatico, ma nisba.

Gli sfottò sì! Ti prego! Lo sfottò è vita, il dileggio mi tonifica, il cazzeggio mi manca, anzi, ho l'impressione che voialtri talvolta mi prendiate troppo sul serio e questo non mi fa onore. Vuol dire che non so lasciar trapelare l'ironia. Molto male, prendo nota.

Vale ha detto...

Sì, è fortuna. Costituzione. Genetica ^_^

Eh, pensa che il nostro vecchio gatto andava pazzo per l'uva passa.

Quanto aii tuoi amici, beh, che dire. Sono la conferma che non è vero che i vegetariani mangino solo erba.
O forse esagerano con formaggi e uova.

Anonimo ha detto...

la carestia se si deve bruciare ciccia è inevitabile
c'è solo da scegliere come ci piace di più soffrire di moderazione

un pochino sempre
a mesi alterni
a quadrimestri
a semestri
tanto finchè si è giovani va bene comunque
è fino esaltante sapere che se questo mese sto in stecca il prossimo mi sfondo
da una idea di controllo delle cose

io che ormai ho quasi scollinato temo di non avere più altra altra miserrima scelta della frustrazione quotidiana cui è durissima rassegnarsi

le goduriose alternanze il corpo non le regge più,anzi regge meglio la carestia delle saporite abbuffate

quindi goditela se e finquando puoi
magari sei una fortunata e riesci ad alternare per sempre anzi te lo auguro di cuore
uno su mille ce la fa :) cantava qualcuno, non ricordo chi ma certo non era un ottimista
pagno
ps
per la fame ingovernabile i cetriolini sottaceto sono una manna

Esmé ha detto...

Ho scollinato da un pezzo, Pagno. È evidente che non reggo l'alternanza, ormai, infatti ingrasso a ritmi spaventosi, ma non mi rassegno, anche perché non riesco a fare altro.
Verranno i tempi in cui i peperoni la sera mi rimarranno pesanti? In cui la seconda porzione di lasagna mi costerà un Alka-Seltzer? Sarebbe quasi un sollievo, guarda. La pace dei sensi mi è lontanissima, e temo che lo sarà anche in vecchiaia. Tempra indomabile, ha i suoi svantaggi.

Andrea Ferrigno ha detto...

"In cui la seconda porzione di lasagna mi costerà un Alka-Seltzer?"

La SECONDA PORZIONE?!? Merda! È la prima forchettata a richiedermi un alka-seltz... ma che alkaseltzer, l'omeprazolo!

Se avessi un po' di reflusso apprezzeresti la moderazione e le microporzioni. Ti COMPIACERESTI di assumere poco cibo. :D

Esmé ha detto...

Ecco, no: io ho gli attacchi di panico, e con questo mi sembra sul serio di aver dato abbastanza sul versante psicosomatico. Il reflusso no, grazie. Posso, anzi direi che per sentirmi bene DEVO mangiare porzioni abbondanti di parmigiana di melanzane, possibilmente appena prima di andare a dormire. Ovvero verso le tre.

Mav ha detto...

Era un sacco che non passavo, spero quindi che questo strazio alimentare sia ormai terminato con successo per tutte e due.

Esmé ha detto...

Mav: è passato per la gatta, che si è assestata su una rotonda pinguedine che però fa parte della sua natura: Tea non è una gattina smilza, ma adesso che è tornata decente le sto aumentando la razione di pappa. La fortuna è che le piacciono le crocche light.
Per me, invece, andiamo male. Anzi: malissimo. A me le crocche light mi fanno schifo.

Anonimo ha detto...

Non ho parole..sei bellissima, una meraviglia di scrittrice...mi fai sognare, grazie, grazie tante.. Roberto.

Esmé ha detto...

Roberto: grazie. Confesso che in un pomeriggio così, dopo una giornata così, persino per una burbera come me aprire la posta e trovarci un "sei bellissima" aiuta veramente molto la guarigione delle paturnie.
Per premio, scriverò immediatamente un altro post.