"La vera cuoca deve essere matura, deve conoscere la vita dal punto di vista del mondo, sia pure modesto; deve aver meditato sul bene e sul male, sia pure in modo umile e incongruo; deve esser passata attraverso il vaglio del peccato e del dolore, o almeno almeno, il che è spesso la medesima cosa, attraverso la prova della vita matrimoniale. Meglio di tutto sarebbe che avesse un amante, un amante feroce e brutale che la picchiasse e la accarezzasse, alternativamente; perchè ogni donna degna di questo nome è soggetta a bisogni psichici mutevoli, e ha il diritto di soddisfarli, e bisogna che siano soddisfatti fino in fondo, se il padrone deve godere di una cucina sana e buona."
Norman Douglas "Vento del sud"
Vi prego, vi scongiuro, di Norman Douglas cercate "Biglietti da visita" (Adelphi, 1983). Non è facile da trovare, ma vale la pena di battere le bancarelle, i remainder's, le librerie dell'usato, internet per averlo.
Se volete godere del privilegio di frequentare uno dei più grandi gaudenti del secolo scorso. Se vi necessita il diletto e il sollievo di stare accanto per un po' alla grazia, la cultura, la leggerezza, il senso dell'ironia garbata, lo spirito, la vera gioia di vivere, la classe di una mente vasta e serena. Se vi atterrisce il mondo come sta diventando - anzi, come ormai è diventato -, questo libro è un vero balsamo, un rifugio, una consolazione e una illuminazione felice. Una compagnia preziosa, e una lezione che vi piacerà imparare.
Buona caccia.
4 commenti:
Quanto è bello essere datati! Perchè non si ha bisogno di cercare sulle bancarelle...basta cercare sullo scaffale. E' il privilegio della vecchiaia. Concordo pienamente. Merita. Anna
QUESTE sono soddisfazioni.
Confesso: ho capitolato. Sono andata contro la mia natura (e lei, fedifraga e opportunista come sempre, mi ha lasciato fare) e ho comprato quasi tutte le tue suggestioni letterarie.
Di norma, sono resistente e renitente a qualsiasi consiglio che riguardi libri o film: mi sembra altamente immorale, darne come accettarne. E' come se qualcuno tessesse lodi sperticate delle doti del suo amante, esortando qualcun altro a godere dei suoi servigi. Ma (congiunzione tremebonda)ammetto la pratica di regalarne (libri e amanti), benchè - secondo logica - essa dovrebbe essere ben più imbarazzante e spudorata.
E ciò ti dirà qualcosa sulla mia etica e sulla mio modo di ragionare.
Tu non inviti, non imbonisci, non decanti: offri piccoli brani di libri e di te e basta. Molto meglio di un pacchetto infiocchettato.
Quindi, essendo totalmente sedotta dalla generosità, accetto i tuoi preziosi doni.
Grazie.
Grazie a te, Noyra. Vedi, io non è che vado sbandierando i miei amanti letterari a destra e a sinistra, anche se talvolta il furore di condivisione mi prende la mano e commetto ancora lo stupido errore di spargere qualche entusiasmo in luoghi inappropriati. Ma qua sono a casa mia, e vado sul sicuro. Me lo posso permettere. Tutto quello che spargo qua, finisce in mani amiche:
posso anche permettermi la più libera generosità.
Non ugualmente farei con gli amanti. Se ne avessi.
Ora però sono in trasferta e su un computer in prestito, e non posso trattenermi quanto vorrei.
Finirò questo discorso sui regali quando torno a casa, tra qualche giorno.
Nel frattempo, spero che tu e i miei amori vi intratteniate con reciproco sollazzo.
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