domenica 30 marzo 2008

Fallimento

Passo. Io ci ho provato, ma non ci sono riuscita. La conversione finisce qua.
Doveva essere la soluzione, ma il regime a basso IG è durato sì e no due settimane. Nelle quali non ho perso un grammo.
Dopodiché, ho sì mantenuto alcune buone abitudini, ma assolutamente non sono riuscita a rendere naturale e abituale un tipo di alimentazione che fondamentalmente mi è estranea come concetto. Passata la fase di assatanamento iniziale, non mi è concepibile l'idea di calcolare cosa mangio in base a una strategia complessa a base di calcoli sui carichi glicemici: ho voglia di mangiare quello che mi va!
La cosa scoraggiante è che, come torno non dico a fare follie, ma a bere un po' di vino e a mangiare qualcosa che mi piace, ingrasso immancabilmente. Al ritmo implacabile di un chilo al mese.
Almeno ho imparato fare il pane con il lievito naturale. Son soddisfazioni. E la pasta di farro non è affatto male, tutto sommato. Resta da capire cosa diavolo me ne faccio delle penne rigate di segale. Dubito che al canile le accettino per il pappone.

12 commenti:

sommerblume ha detto...

Lo sapevo che non poteva durare. C'ero già passata anch'io, tempo fa. E conoscevo l'epilogo.
Ma non ti volevo scoraggiare

Lina

Esmé ha detto...

E potevi anche dirlo prima!
Mi risparmiavi una delusione cocente.
Qua tutti leggono, ma pochissimi scrivono e mi raccontano...
Per caso ti serve un quintale di farina di avena? :-)

sommerblume ha detto...

Un quintale di farina d'avena? Potrei anche prenderla, ho appena buttato via l'equivalente in peso di alghe, che erano scadute e che non son mai riuscita ad usare.
Lina

Anonimo ha detto...

beh il casatiello annunciava la buriana.... io su consiglio di una collega sto mangiando senza sale o almeno con poco e la cosa funziona... poi poca pasta perché c'é acqua e gonfia... poi poco formaggio soprattutto stagionato... molta verdura, pesce e carne bianca, poco pane... Il segreto è tutto qui, mica ci vuoe chissàcché, ma tra le tracchie e il carpione sai comm'é

Andrea Ferrigno ha detto...

Era ora!!
Non ho detto niente per rispettare il tuo esplicito veto, però adesso spero che questi link ti confortino..

http://www.albanesi.it/Alimentazione/indice_glicemico.htm
http://www.albanesi.it/Alimentazione/montignac.htm

Esmé ha detto...

@Barbara: il segreto è l'età, e il conseguente ridotto metabolismo. Alla tua, mi bastava trattenermi un po' sulle quantità per dimagrire. Alla mia, tutto è cambiato, e niente di quello che facevo prima funziona. Da cui la necessità di trovare una soluzione diversa e possibilmente efficace.

@Renzo:ho letto tutto, e non è convincente. In realtà il metodo funziona, e anche bene. Il concetto dei carichi glicemici è sensatissimo, ma come in tutte le cose ci vuole costanza, impegno e soprattutto non essere troppo interessati al cibo.
Io sempre di più vado verificando che non riesco a stare con costanza in nessun sistema che preveda disciplina, a meno che non sia per brevi periodi.

Aggiudicato il quintale d'avena a Lina (hai un cavallo, per caso?) :-)

Grazie a tutti!

Anonimo ha detto...

ciao, hai provato a fare una ricerca seria sulle tue intolleranze? non in ospedale, ma da un medico che pratica medicine alternative o "parallele"...io in ospedale risultavo un drago, da lui ero intollerante a tutti i dolcificanti sintetici (quindi ogni caramella o cavolatina "senza zucchero" mi avvelenava), al lievito, al cacao e altre cose che ho abolito per un anno e poi gradualmente inserito: nel giro di un mese avevo risolto i problemi tangibili (gambe gonfissime e problemi di vista) e mi sono sgonfiata ovunque, senza patire la fame, senza pesare il cibo...per me hai ancora una grossa possibilità!

Viola ha detto...

Per quanto riguarda le penne rigate di segale, secondo me con speck e una crosticina di besciamella in forno diventano commestibili. Se non funziona rimane solo la frittura!

Anonimo ha detto...

esimia la ringrazio ma credo di avere più anni di quanto lei non attribuisca e che lei si attribuisca più lustri di quanti poi non ne abbia in effetti, ad ogni modo in cucina si diletti... :)

Esmé ha detto...

Restano in ballo un quintale di alghe. A chi le rifilamo?

Raidne ha detto...

Io i tuoi "scarti" li prendo volentieri eh!!! ;) L'indice glicemico è bastardo non scoraggiarti :*

Anonimo ha detto...

Fallimento? Parola troppo grossa!
Sperimentazione piuttosto. Direi: avanguardia sperimentale.
Le alghe? Un bel bagno rilassante?
anna