lunedì 31 dicembre 2007

menu della Vigilia (resoconto)

La cena doveva essere il più possibile priva di zuccheri di ogni genere, per rispetto alla dieta di mammà (quindi no dolci, no carboidrati e condimenti ridottissimi); essere rigorosamente di magro; essere lussuosa o almeno sembrarlo, in mancanza di mezzi adeguati; essere il più possibile composta da preparazioni anticipate, onde evitare di alzarmi da tavola a spignattare nel bel mezzo della cena. Bella sfida, no?
Quindi:
Un piccolo stuzzichino come aperitivo: uova di quaglia con harissa.

Un piatto di antipasti caldi: Pomodorini ripieni di panure all'acciuga, fagottini affumicati e involtini di peperone ripieni di merluzzo.


Spiedini di gamberoni, gamberi grigi, pescatrice e filetto di tonno in panure aromatica alla scorza d'arancia, accompagnati da una insalata di arance e finocchi.


Pane: pucce di Gaeta con olive nere.



Scarola imbottita (ho perso la foto).

Macedonia di frutti pallidi con gelatina di Moscato.


Questo è quanto. Tempo di lavoro: due giorni. Incredibile ma vero. Snocciolare olive, dissalare acciughe, pelare chicchi d'uva e spicchi d'arancia al vivo, grattugiare scorzette e molliche, tritare prezzemoli e riempire pomodorini minuscoli: ho capito a cosa servono i commis di cucina. Però è stato un lavorare piacevole, fatto con calma, che mi ha messa al riparo dalle frenesie festaiole dell'ultimo minuto che impazzavano là fuori.
È venuto tutto benissimo, e l'armonia di sapori era abbastanza ben coordinata. Salvo gli involtini di baccalà, totalmente insulsi; andavano riempiti col mantecato, che però prevede quantità di olio inaccettabili per una dieta, per cui ho ripiegato su merluzzo lessato e lavorato con aglio e prezzemolo, ma proprio non ci siamo.
La scarola imbottita l'ho buttata ieri, dopo svariati viaggi dentro e fuori dal frigo: la faccio sempre, e nessuno la mangia mai. Nemmeno io, come avanzo. Non so perché, mi piace un sacco, ma non ho più voglia di cibarmene il giorno dopo.
La botta di culo: dalla cena delle streghe di fine novembre erano avanzati gamberi, pescatrice e tonno che avevo immediatamente surgelato. La faticaccia è stata trovare una ricetta che mi permettesse di utilizzarli tutti insieme, e gli spiedini hanno risolto brillantemente. Fortunaccia! Il pesce che avevo era la quantità esatta che mi serviva.
La mamma era proprio contenta, e questo è quello che veramente conta.

Le ricette:

Fagottini affumicati

- 2 grossi porri
- 1 zucchina media
- 1/2 peperone giallo
- 1 melanzana lunga piccola o mezza grande
- 1 o 2 pomodori ramati sodi
- 120 gr circa filetti di tonno affumicato

Togliere alcune foglie esterne del porro conservandole intere, lavarle e sbollentarle appena.
Tagliare le verdure a dadini piccoli (circa 1/2 cm), affettare sottilmente la parte bianca del porro, tenere da parte il pomodoro e saltare velocemente in padella con un cucchiaino d'olio. In ultimo aggiungere il pomodoro (che non deve disfarsi) e il tonno affumicato a pezzetti.
Avvolgere po' del composto in una foglia del porro, chiudere come un pacchettino e legare con un filo di erba cipollina.
Cuocere i fagottini a vapore per un quarto d'ora.


Pomodorini ripieni di panure all'acciuga
- pomodorini non troppo piccoli o eventualmente pachino non troppo grandi
- mollica di pane raffermo grattugiata
- acciughe sott'olio
- prezzemolo tritato fresco
- capperi dissalati
- formaggio grana grattugiato
- aglio tritato fino
- olio extravergine
- sale e pepe

Con un po' di pazienza e con un coltellino affilato preparate i pomodorini scoperchiati ma lasciando la calottina attaccata.
Aiutandovi con le dita, scuoteteli un po' dei semi e del liquido in eccesso.
Salateli e metteteli da parte.
Preparate ora la cosiddetta "panure", un impasto aromatico di pane ottimo per diversi usi oltre a questo, sopratutto per gratinare verdure o per insaporire pesci da fare al forno o alla griglia.
In una padella piuttosto ampia, scaldate dell'abbondante olio e.v. con un trito di acciughe, aglio e prezzemolo e una manciatina di capperi.
Quando il tutto inizia a soffriggere e dopo aver stemperato e sciolto l'acciuga con un cucchiaio di legno, spegnete il fuoco ed incorporate il pane grattugiato.
Esso assorbirà l'olio e, aiutato dal vostro cucchiaio o dalle vostre mani, si inumidirà uniformemente.
Se l'olio non dovesse bastare aggiungetene pure un po' a crudo.
Mescolate ancora bene per incorporare uniformemente il formaggio.
Aggiustate di sale (non dovrebbe servire avendo usato acciughe e capperi) e pepate leggermente.
Riempite ora i pomodorini senza pressare troppo e richiudeteli con attenzione.
Deponeteli ora in una pirofila su cui avrete messo un po' d'olio.
Un filo d'olio sopra e poi in forno a 180° il tempo necessario per cui il pomodori si asciughino e si avvizziscano un po', senza disfarsi.


Spiedini di pesce con panure all'arancia
Ingredienti per 6 spiedini

- 6 gamberi grigi
- 6 gamberoni
- 12 dadini di pescatrice (circa 200 grammi)
- 6 dadini di filetto di tonno (circa 100 grammi)
- 12 foglie limone fresche
- 3 fette di pancarrè
- 1 cucchiaio di origano secco
- 1 cucchiaio di scorza d'arancia grattugiata
- 20 gr pecorino romano (o altro formaggio simile stagionato va bene anche il pecorino toscano)
- 2 spicchi aglio
- 1/2 bicchiere vino bianco secco
- 4 cucchiai olio e.v.o.
- sale

Tagliare a dadi il pesce, sgusciare i gamberi e togliere il filo nero (attenzione, i gamberi grigi lo hanno anche sul ventre, non solo sul dorso), infilarli quindi in spiedini di legno alternandoli con le foglie di limone .
Togliere la crosta al pancarrè e metterlo nel mixer con l'origano, il pecorino, la scorza di arancia grattugiata, un pizzico di sale; frullare fino ad ottenere un trito omogeneo.
Scaldare il forno a 200 gradi.
Versare il vino in una teglia, unire gli spicchi d'aglio pelati e schiacciati.
Passare gli spiedini nel vino e poi nella panure, premendo con le mani per farlo aderire bene, quindi disporli su una teglia, irrorare il tutto con un filo di olio e passare in forno per 12/16 minuti.


Pucce di Gaeta

- 500 gr farina "0"
- 200 ml latte
- 100 ml acqua
- 3 cucchiaini sale
- 2 cucchiaini zucchero
- 30 ml olio evo
- 1/2 bustina di lievito di birra secco
- 200 gr olive di Gaeta

Impastare a lungo tutti gli ingredienti, a parte le olive.
Far lievitare fino al raddoppio, quindi sgonfiare l'impasto e stenderlo in un ampio rettangolo.
Cospargere le olive senza nocciolo sopra la pasta ed arrotolarla come un salame.
Tagliare l'impasto e ricavare 8 pezzi, praticare dei taglietti con coltello affilato sopra ogni pezzetto e rimettere a lievitare per circa 30 minuti.
Infornare a 180° per circa 25/30 minuti


Insalata di frutti pallidi con gelatina di Moscato
- un grappolino di uva bianca dolce
- una manciata di leetchees
- 1 kiwi maturo ma sodio
- 300 cc di vino moscato o moscatello
- 3 fogli di colla di pesce

Dopo averli ben lavati, tagliare a metà per il lungo i chicchi d'uva e levate i semi. Sbucciare i leetchees, togliere il nocciolo e dividere la polpa in 4 spicchi. Sbucciare il kiwi, tagliarlo a metà per il lungo, togliere la parte bianca centrale se c'è, dividere ogni metà per il lungo in 4 parti e tagliarle a dadini.
Ammollare in acqua fredda per dieci minuti 3 fogli di colla di pesce; portare quasi a bollore 300 cl di vino Moscato, strizzare bene la gelatina e scioglierla nel vino.
Versare in un recipiente a fondo piatto, in modo che venga uno strato non più alto di 2 cm, e metterla per qualche ora a rassodare in frigo. Un'oretta prima di servire, estrarre la gelatina (appoggiando brevissimamente il fondo del recipiente in acqua caldissima) e farla a dadini. Mescolare molto delicatamente con i frutti e servire a temperatura fresca.

(I fagottini affumicati e la macedonia sono farina del mio sacco. Ringrazio Niche per la ricetta del pane; Alverman per i pomodorini ripieni; Tacosbill per gli spiedini di pesce).

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bella sfida!
La nostra, per la cena della vigilia, è stata di preparare più roba possibile, possibilmente ipercalorica e cercando di accontentare i gusti di 12 persone, per cui il tradizionale pasto magro è da tempo stato abolito. Ovviamente la nostra è una sfida più facile da vincere, visto che a mammà piace sempre tutto e se ne impippa della dieta.

Anonimo ha detto...

magnifico! che fai il prossimo Natale? ;)
Barbara

Esmé ha detto...

Parto per le Maldive?