domenica 22 luglio 2007

Inappetenza

Incredibile.
Sono qua davanti a una tavola apparecchiata, sulla quale c'è un piatto di verdure grigliate e condite e una costata bellissima pronta per la griglia. Ho preparato l'olio aromatizzato al rosmarino, pestato il pepe nero nel mortaio, scelto il fleur de sal del Madagascar.
E non ho fame.
Mai successo, a memoria d'uomo.

AIUTO!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi spiace, vorrei aiutarti ma non so proprio come.
I) Sono sicura di non essere mai stata inappetente davanti ad una costata.
II) Nei magici momenti in cui lo sono stata davanti ad altro, me la sono goduta finché è durata (in genere quando sono innamorata o molto presa da vortici di vita intensa).
Quindi non ho strategie da consigliare per aggirare il problema dell'inappetenza (scusami ma mi fa ridere molto la parola "problema" accostata ad "inappetenza": credo mi sia capitato di contemplare con piacere anche l'idea della tenia, figurati!).
Però parliamone. Analizziamo le cause: è il caldo? E' il groppo in gola? E' che non t'andava la costata ma l'hai preparata per default?

Esmé ha detto...

Io devo risalire all'estate del 2002. O forse era il 2003? mah. Insomma, l'ultima volta, e forse anche la prima in età adulta, che mi si è chiuso l'esofago è stato giusto a causa una passione insensata (come tutte le passioni), che mi ha portata ai 50,5 chili in meno di un mese. Mangiavo un pomodoro a pranzo, e uno a cena. Ho capito allora cosa effettivamente, concretamente, vuol dire struggersi.Dopodiché, mi sono ammalata, mi sono curata e poi eccomi qua (molto in sintesi).

Non ricordo, ahimè, altri episodi di inappetenza. Anch'io ho contemplato affettuosamente l'ipotesi di allevare una tenia.
Ci potrei pensare di nuovo ora che sono orfana e vedova della mia gatta. Ma ho la sensazione che un parassita, per quanto lungo, non mi sarebbe di compagnia né di consolazione.

Nel frattempo, comunque, la costata me la sono spazzolata. E' stata dura, ma ce l'abbiamo fatta.

Esmé ha detto...

Comunque sì: è il groppo in gola.

Anonimo ha detto...

Brava ragazza. Non avevo dubbi: tra te e la costata, sapevo che l'avresti vinta tu. Gliel'hai fatto vedere, eh?
Col groppo la vedo un po' più dura: deve essere del tipo che non si scioglie neanche con prolungati bagni di acqua salata autoprodotta, vero?

Esmé ha detto...

Mi sa proprio di no. Trattasi di un groppo annoso, roccioso, sedimentato. Si scioglierebbe solo in presenza di una serie di eventi fortunati, che ormai ritengo del tutto improbabili.
Ora vado a bagnarlo nel lago Maggiore, e nel contempo a ispezionare la nuova stanza degli ospiti del Polinonno. Chissà mai che a suon di brasati si riduca almeno un po'.