sabato 16 giugno 2007

Home, at last!


Mi appresto a festeggiare il ritorno alla tana con una lussuosa, ricca, appagante, oserei dire imperiale pasta alla Norma. L'apoteosi del vermicello, il tripudio dello spaghetto, l'appagamento massimo ottenibile con una melanzana, della salsa di pomodoro (la MIA salsa di pomodoro, ovvero la Supersalsa di Pomodoro Basic) e poco altro. Poiché in occasione del mio personale e solitario festeggiamento non ho la minima intenzione di mangiare freddo per giocare alla piccola fotografa, vi accontenterete gentilmente di una foto preliminare. Intanto io vado a comprare la ricotta salata dal ladro qua sotto (l'unico negozio del quartiere aperto a Natale, Capodanno Ferragosto e alle dieci di sera. Dice di essere siculo, ma io lo so: è calabrese. Adotta da sempre il sistema del prezzo unico: uno entrava e comprava, che so, un fiordilatte, sei limoni e mezza pagnotta? quindicimila. Una bufala, un etto di filetto di maiale piccante, due arancini? quindicimila. Con il passaggio all'euro non si è scomposto minimamente: quindici euro. Però ha dei limoni buonissimi, le arance di Catona, delle mandorle mai viste e sua moglie, schiavizzata nell'appartamento soprastante, cala giù degli arancini favolosi a ore improbabili).

Recentemente ho sentito di un demente che vaneggiava di aggiungere una bustina di tè alla menta alla salsa della Norma; non mi sono degnata di rispondergli.
Perché, perché c'è sempre qualcuno che vuol fare l'originalone su questi capolavori, perfetti così come sono?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Meno male con le precedenti cene mi avevi fatto venire una tristezza.... tanto che alla fine mi sono detta: meglio lavare i portoni che fare la manager se il risultato sono quelle cene. Ben tornata tra noi anna

Esmé ha detto...

Lavare portoni, credimi, mi sembra un mestiere onorevolissimo in confronto al dorato mondo della pubblicità.
Comunque stasera coniglio arrosto con patatine.

LaStè ha detto...

Finalmente ragioniamo!
Qui invece continua il triste tentativo di limitare l'introito calorico: tacchino alla piastra con insalatone.
Qui però mi sono sfogata con carote, pomodori, insalata, rapanelli ed erba cipollina, verbena e basilico.
Poi quello alto è tornato dalla spesa con un sacchetto di patatine (perchè il tacchino gli fa tristezza), un filone di pane di grano duro, miele (la colazione non puoi mica saltarla!) ...tutto rovinato.

Esmé ha detto...

verbena, che finezza!
Ti passo il mio ricettario della nazidieta? c'era un capitolo sul tacchino, se non ricordo male (8 chili fa).

Anonimo ha detto...

Il coniglio arrosto è una vendetta?Quando vuoi mettiamo su insieme una impresa di pulizie. Anna