mercoledì 5 dicembre 2007

il mio vino quotidiano



Oggi sono stata dal mio vinaio.
Ho portato le mie bottiglie vuote e me le ha riempite dalle botti.
Dopo di me ha servito un vecchino con due vuoti nella sporta ("Il solito?") e un ragazzo giovane in cappotto di cashmere che andava a una cena.
Il mio vinaio, pur essendo milanese, e pur avendo aperto bottega l'anno scorso sul Naviglio Grande, non ha una enoteca. È un giovanotto di nome Aaron, che ha avuto il fiuto per capire che la gente non ce li ha i soldi per mettere a tavola tutti i giorni bottiglie da dieci euro, e neanche da otto, e neanche da sei. Nella maggior parte dei casi, neanche da quattro. Ma che non per questo deve ridursi al tavernello. Lui viaggia tra 1,60 e 2,70 al litro. E sorride molto.
Va a cercarsi i produttori, sceglie oculatamente vini da pasto di buona qualità ma senza pretese, e li vende sfusi o imbottigliati (aggiungendo il prezzo del vetro e del tappo). Se preferisci, te li mette nelle taniche bag-in-box, comodissime.
Aaron è uno che ha capito delle cose, e sin dal giorno in cui ha aperto gli ho augurato lunga vita e affari floridissimi. Sembra che gli vada bene, in effetti. Forse non si comprerà la villa al mare, ma ha l'aria di essere di ottimo umore, e quest'anno ha anche un aiuto in bottega, buon segno.
La Vineria mi piace perché è un posto umano, rilassato, curato, non e la tira ma non è neanche da ignoranti. A Milano praticamente un sogno. Oltre alle sei botti (tre rossi e tre bianchi, a seconda di quello che ha trovato di buono) ha anche qualche bottiglia selezionata, e tre qualità di olio extravergine da svenimento, anch'essi a un prezzo che di questi tempi ha del favoloso.
Per cui gli faccio e gli farò una pubblicità sfegatata ovunque posso.

Passate nel sito e guardate le foto, si capisce parecchio.
http://www.la-vineria.it/

6 commenti:

LaStè ha detto...

Bravo Aaron....com'è che a me hai presentato il vinaio 70enne?

Esmé ha detto...

I giovanotti li tengo accuratamente lontani dalle amiche, scherziamo?

Anonimo ha detto...

capisco tutto tranne una: che ci fa il rosso toscano tra le bottiglie di Tocai (un vino che amo per molti motivi)???
Trovo che la soluzione vineria d'un tempo sia ottima, qui vicino ne ho una che ha pure delle ottime birre sfuse (ti riempie o le tue bottiglie o ti da le sue)... il vfino invece lo procuro direttamente in cantina, avendone modo.

F

Anonimo ha detto...

Brava! E bravo Aaron, merita successo e gliene auguro di cuore. Mi porta alla mente ricordi di vinai di infanzia e che adesso sono scomparsi, fagocitati da patinate enoteche dove è i-m-p-o-s-s-i-b-i-l-e acquistare un vino quotidiano. Per non parlare dell'olio.
Te la invidio un po' questa vineria, che paradossalmente ha senso solo in un posto come Milano e come il tuo quartiere. Altrove no, mi puzzerebbe di cartella.

Anonimo ha detto...

ma il prosecco lo tiene?
no, eh?
ma almeno il pignoletto?

Esmé ha detto...

No, prosecco no. Sto cercando di convincerlo al Serprino, ma ancora non l'ho spuntata. Però ha un Blanc de blanc molto buono a 5.50.
Comunque, per la cronaca, non vi ci ho portate perché non è esattamente sotto casa, e noi abbiamo sempre tempi stretti. La prossima volta, ok?

Cos'è il Pignoletto?