Sono un po' meno arrabbiata, ma sempre molto frustrata, parecchio imbestialita e irriducibilmente ansiosa.
Pare che tutto ciò non faccia bene al mio stomaco, che prosegue nella sua prima grande rivolta contro se stesso. Woody Allen mi ha scritto per complimentarsi e darmi il benvenuto nel Club dei Somatizzatori. Abbandonato il Maalox, ora mi ingozzo di tiglio, melissa, biancospino e fermenti vari. Le mie cene sono una sfilza di tristezze delle quali non mi sento di riferirvi. Lo so io cosa ci vorrebbe, altroché goccine! ma è roba che posso discutere solo con la camionista che alberga in me.
In biblioteca, oggi, ho reperito un libro di Mario Soldati che si intitola "Da leccarsi i baffi". E' una antologia dei suoi scritti alla ricerca di cibi, vini, olio, acqua. Mi pare promettente, cerco di consolarmi così.
Dopo la terapia della memoria sono passata a quella dell'ordine: domare il caos potrebbe darmi l'illusione di riprendere il controllo della situazione? Riferirò.
lunedì 27 agosto 2007
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3 commenti:
Que pasa, querida?
What's the matter with you, darlin'?
Che succère, picceré?
Parliamone, potrei essere la camionista che campeggia fuori di te.
Anche se in verità, in verità vi dico, che ultimamente sono fuori e basta.
Però ho letto Durrell e l'ho amato, tanto. L'ho anche odiato, altrettanto. Conseguenza di un'invidia esarcebata: per la sua infanzia, per la sua famiglia, ma soprattutto per aver mantenuto quello sguardo e quel gusto anche a distanza di anni, quando ormai l'età e la vita avrebbero già dovuto avere i loro squassanti effetti sul proprio approccio col mondo. Va beh, non sarà stata colpa sua: curiosi si nasce ed io lo nacqui. Un po' meno culosa, però.
Al massimo la camperista che parcheggia accanto a me, ma a quella non posso dire le cose con parole mie, è troppo educata.
Contentona che ti sia piaciuto Gerald (possiamo chiamarlo Gerald ormai, no?).
Culo: mi viene in mente una cosa che mi ha scritto un ragazzo sullo specchio del bagno, tanti tanti tanti anni fa
"Le bonheur c'est fils de soi même"
Ah, detto tra noi: il libro di Soldati era una grandissima palla.
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