giovedì 13 agosto 2009

Disastri

In questi giorni ho esercitato al meglio l'arte della distrazione, dell'approssimazione, del fancazzismo, della svogliatezza e del cattivo umore applicato. Risultato: una pasta e fagioli immangiabile; un finto pesce da buttar via e questo favoloso gelo di mellone, che è la summa di tutte le cattivezze, l'apoteosi dello squilibrio, il trionfo dell'errore. Resta da capire QUALE errore, in questo caso, a parte l'assenza di fiori di gelsomino, ma insomma. La ricetta sembrava corretta e l'esecuzione anche. Il risultato, come vedete, non conferma affatto le premesse. Aggiungo che a coronamento dello schifo sapeva di buccia di cetriolo, neanche tanto fresco. Puah!
Vi auguro un Ferragosto meno indecente del mio - a meno che io non riprenda di colpo le mie normali capacità di rendermi la vita accettabile tramite il mangiare.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

E tu buttati su una carbonara, che è insbagliabile, ti tirerai su il morale e il palato.

Miao.

Morellick

Esmé ha detto...

per la miseria, Morellik, la carbonara è peggio della maionese: risente degli stati d'animo. Facilissimo trasformarla in un blocco assuccato, o in un viscido intruglio uovoso.
L'anno scorso ricordo di aver cucinato, a Ferragosto, la peggior pasta alla Norma della mia vita. Non per colpa mia, è vero: si era creato un insieme di circostanze sfavorevoli, ivi compreso un altrui marito verboso, nato per rovinare ricette consolidate.
Ma quest'anno è peggio: sarebbe solo colpa mia. Azzarderò un riso in bianco, ma forse neanche.Se trovo una pizzeria aperta, ne approfitto.

Anonimo ha detto...

Rischia il tutto per tutto.
Io proporrei il porkolt in pentola a pressione.
ciao
nonno

maruzzella ha detto...

Siccome sai cucinare, opto: a) per una ricetta che corretta non era - ma dove l'hai presa?, b) per un cocomero che era una schifezza, e magari per a) e b) insieme.

Esmé ha detto...

Mai svelare i propri punti deboli al Nonno, perché egli poi se li ricorda e ci ravana dentro al momento opportuno.

Maruzzella, non so che dire. La ricetta era quella scritta a mano e di antica tradizione familiare di una amica siciliana. Poiché era la mia prima volta, l'ho incrociata con qualche ricerca e ho visto che cambiava (di pochissimo) solo la dose di amido. Mi sono tenuta nel mezzo.
Il cocomero in effetti non era il massimo, ma me ne ero mangiata metà con discreta soddisfazione e non sapeva di cetriolo.Il saporaccio si è sviluppato col calore, credo.

Ma a voi non capita mai di avere una serie di giornate che sembrano stregate? Che tutto quello che toccate si trasforma in una schifezza? Ieri sera sono riuscita a mangiare una costata allo sgrassatore Chanteclaire. Sentivo uno strano sapore, come di sapone di Marsiglia; ma ormai ero rassegnata allo stregamento per cui l'ho mangiata lo stesso, dicendomi che ero pazza e di non rompere le scatole. Poi, mettendo in congelatore le altre due, ho scoperto che durante il tragitto in motorino lo sgrassatore micidiale aveva percolato sulla confezione della carne.
Ma dico io.

Mav ha detto...

La mia cinica prozia dava in giro ricette sbagliate perché odiava cedere i suoi segreti culinari. Sicurasicura che la tua amica sia a prova di ricetta?

E quanto allo sgrassatore, Bree mi prega di dirti che lei le buste del super le fa monotematiche (detersivi, verdure, carni) dopo un'orribile disavventura a base di acquetta di seppie fresche che tracimò contaminando l'intera spesa.

baci

Vale ha detto...

Esmé, capita anche ai migliori, e tu lo sei...
Prendila a ridere.
(Forse dovrei raccontarti dei disastri che ho fatto io nel corso di questi quindici anni - vale a dire da quando ho iniziato ad interessarmi alla cucina)

Anonimo ha detto...

Il nonno i propri punti deboli (!?) li enuncia subito.
A ferragosto sono indeciso fra:
Porkolt, Polenta con quel che capita, Pappardelle al ragù toscano tosto.
In subordine frittata con le cipolle. Non arrivo alla cassoeula perchè non trovo le verze...
Tanto per ho acquisito tutti gli ingredienti di base.
ciao
baci
nonno

Anonimo ha detto...

Solo per non dare l'idea del folle completo (che peraltro almeno parzialmente sono) ieri notte ad uno spettacolo teatrale, a cui sono andato in abbigliamento acconcio (sandali, pantaloncini e maglietta della salute) ho avuto quasi freddo.
nonno

Anonimo ha detto...

è l'estate la causa delle ciofeche...
aspetto che rinfreschi,e aspetto scalpitando,ho un forno nuovo ,da provare,ma non oso
pagno

Esmé ha detto...

Siete tutti molto cari. Dico sul serio. E soprattutto siete presenti! Pensavo di essere rimasta l'unico essere umano a vaneggiare qua. Invece ci siete, ed è bello saperlo.

Bree, tu non ti scammelli le buste in motorino, immagino. Prima dell'era del motorino anch'io organizzavo le buste monotematiche, con la sottigliezza della catena del freddo: una delle buste, nella quale andavano latticini e roba deperibilissima, era termica. Ora si stiva tutto in max due sporte, una tra i piedi e una nel bauletto. E le uova nello zainetto.

Nonno: il brasato con polenta a ferragosto di anni a casa tua è mi autorizza a qualsiasi cosa.

Pagno: non essere timida col forno. Osa! Tanto lui sta in cucina. Tu puoi benissimo stare di là a sventolarti e scucchiaiare granita, mentre lui si arroventa e fa quello che deve fare.

Vale: non sai come ti capisco...

maruzzella ha detto...

Bressanini ha pubblicato ieri la stessa ricetta, vedi un po'... http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/08/17/le-ricette-scientifiche-il-gelo-di-mellone/

Esmé ha detto...

Ma pensa, Maruzzella, l'avevo letto stanotte e mi era scappato da ridere.

Forse in qualcosa mi ha illuminata: io ho usato l'amido di mais, non quello di frumento. Magari era quello, riproverò. Grazie della segnalazione.