venerdì 14 novembre 2008

Carbonade à la flamande

È meglio che mi astenga dal resoconto delle mie cene in questo periodo di espiazione dietetica. Lo faccio per il vostro bene, si sappia; il mio si manifesta per sottrazione (di chili), e dunque è incomunicabile se non attraverso il piacere del tutto privato di veder riaffiorare la mia forma naturale dagli strati adiposi che la soffocano.
Da ospite attiva mi faccio quindi ospite passiva, stasera, eccezionalmente invitata alla sontuosa tavola di Eleonors e della sua Carbonade à la flamande, piatto che non conoscevo e del quale al momento mi sarebbero vietati cinque ingredienti su otto (tutto, se non la carne, l'aceto e gli aromi). Mi sembra raccomandabilissimo.
La foto non me l'ha mandata, suppongo perché impegnata a lavorare di forchetta. Ma che pretendete? Lei è una persona normale, non è mica abituata mangiare freddo per compiacere il vostro voyeurismo!
"Et alors! La carbonade à la flamande (o come diavolo si scrive: ho trovato almeno una trentina di grafie diverse) è un piatto belgico che prevede lo struggimento - per ore - di una carne da spezzatino e di una discreta quantità di cipolle in una dose sufficiente di birra. L’ho preparata diverse volte, al punto che, pur non facendola da tanto, ho potuto replicarla senza ricetta, ottenendo un ottimo risultato. Ciò, in genere, sta a segnare l’esatto momento in cui la ricetta diventa mia. Ed è un bel momento, perché è il momento giusto per condividerla.

Procediamo con dosi ed ingredienti:
  • g 500 carne da spezzatino tagliata in tocchi di cm 2,5x2,5x2,5 (più o meno, eh?)
  • 4 o 5 cipolle medie bianche
  • due bottiglie di birra corposa (io ho usato la Leffe, in onore all’origine del piatto)
  • due cucchiai di zucchero scuro
  • una spruzzatina d’aceto
  • 4 o 5 tocchi di pane casareccio
  • senape rustica (quella in grani)
  • timo e alloro
Ungete appena una pentola (se non potete cuocere per 3 ore, usate pure la pentola a pressione) e fatevi rosolare ben bene la carne e salatela. Indi, tenetela da parte, e nel sughetto secreto mettete a saunare© le cipolle tritate. Devono ammorbidirsi pian pianino, ma essendo trite e ritrite, si stuferanno presto. Quindi aggiungete lo zucchero ed alzate un po’ la fiamma per farlo caramellizzare appena: ‘appena’, ho detto, quindi siate tirchi col tempo, perché altrimenti brucia tutto.
A questo punto, deglassate con la spruzzatina d’aceto e aggiungete la carne, il timo e l’alloro. Aggiungete anche la birra, incoperchiate bene e fate andare per tre ore almeno, a fiamma bassissima e anche con lo spargifiamma. Dopo le prime due ore, spalmate con generosità le fette di pane con la senape e mettetele sullo stufato. Re-incoperchiate e fate cuocere l’oretta restante, ma anche un’oretta e mezza (la stufa sarebbe l’ideale) o se avete una rostiera di coccio o di ghisa, ma seria, anche in forno a 120°. Per la versione pentola a pressione, le fette di pane vanno aggiunte dopo la birra, si tappa e si fa sibilare per un’ora e mezzo.
Il risultato non vorrei descriverlo per non rovinarlo."

10 commenti:

fedeccino ha detto...

Ho un dubbio, e lo esprimo con una punta di nervosismo, che mi viene dall'essere figlia di una belga vallona : se si tratta della medesima carbonade cucinata dalla mia mamma, e si chiama "carbonade à la ..." in francese, denunciando inequivocabili origini vallone, come mai rovinare tutto chiamandola "à la flamande" ? :)
Detto questo, l'effetto di magnesio e vitamina B presi stamattina, mi sedano di nuovo, e mi dissolvo con un sorriso "che si allarga piano piano" :D
A presto !

Esmé ha detto...

Fedeccina, prima o poi si farà viva l'autrice e ti risponderà. Io non ne ho la più pallida idea. Vado a farmi la mia colazione di potassio e vitamina C.

Anonimo ha detto...

Io, in realtà, non ho capito qual è la domanda (mi sa che devo integrare la mia colazione con dosi massicce omega 3): cioè, non mi è chiaro se il generatore di nervosismo è il 'flamande' o gli 'à la'. O entrambi.
Comunque, potremmo anche chiamarla "Ricetta di Eleonors ad imitazione di piatto belga".
Eleonors l'infamant.

Anonimo ha detto...

... interessante...
forse Fede trova fastidioso il fatto che si definisca la carbonade con un'espressione francese (quindi vallone, restando in Belgio) ascrivendola però ai fiamminghi... ?!?
Non vedo per forza una contraddizione, in questo: per esempio a me è stata insegnata da una signora francese come piatto diffuso... "giù al nord" (Passo di Calais e regione di Lille), dove presumo sia normale chiamarla con termini francesi, pur riconoscendone l'origine belga-flamande.
Forse grazie a Eleonora e a Esmeralda diverrà talmente popolare anche in Italia da poter essere chiamata Carbonata Fiamminga :o)
Ma il punto che mi preme è un altro: a me hanno insegnato ad usare il pain d'epices, spalmato di senape. Cosa che mi ha un po' disamorato nei confronti della carbonade, per via del sapore (e soprattutto dell'odore) troppo aromatico, che al 3° boccone mi aveva già strastufata. Riproverò con del buon pane casereccio, mi avete fatto venir voglia.
Ciao
Marì

fedeccino ha detto...

Eleanors, il mio humour a volte e' difficilmente compreso, a volte passa per pura affinita'. La tua cucina non era in discussione, si trattava di sorridere su wallons et flamands, qualcosa in mezzo al quale sono cresciuta, e che purtroppo peggiora in tenpi recenti, anche a causa del deficit di humour di questo mondo. Non osero' mai piu' sorridere se ti vedo qui in giro, mi dissolvo di nuovo, con un'espressione tipo Nico / zia Gabriella ...

Anonimo ha detto...

Ecco, volevo fare la carbonade ed invece ho fatto una frittata :(
Cara Gabriella, ti chiedo di scusarmi: anche a me capita di usare dei toni che passano ‘per affinità’, come dici tu.
Mi dispiace che tu non voglia approfondire l’argomento valloni/fiamminghi, di cui qui non si conosce molto (io di sicuro nulla)
Mi dispiace non poter avere più un tuo sorriso per promessa.
Mi dispiace anche che tu non voglia mettere in discussione la mia cucina :)
Se volessimo ricominciare daccapo, non mi dispiacerebbe affatto.
Eleonora

Mav ha detto...

Scusate l'ignoranza profonda, ma 'sta carne da spezzatino è vitello, manzo, vallone o cosa?

Esmé ha detto...

Al momento sembrerebbe carne umana.
E di prima scelta, mi permetto di aggiungere.
Ma aspetto che le mie amiche diventino amiche tra loro (cosa per la quale mi pare ci siano i migliori presupposti, anche se a voi magari sembra di no) per commentare ulteriormente.

Anonimo ha detto...

Beh, io posso stare tranquillo.
La mia carne non è di prima scelta e poi è anche troppo frollita (o frollata?)Boh?.
baci
nonno

Anonimo ha detto...

la farò domani per la nostra consueta cena domenicale con gli amici di forchetta, mi ispira parecchio

di solito faccio la versione di Snegurka su cùcher, ma essendoci dei figli altrui restii alle spezie, volevo provare una ricetta più "semplice"

saprovvi dire

salut,
Syl