mercoledì 1 ottobre 2008

Farmer market: così va meglio

Bene. Lo avevo promesso, e ci sono tornata.
Andiamo molto, molto meglio. Aggiustato il tiro, il mercato sembra funzionare.
Listini prezzi correttamente esposti, banco ortofrutta fornito per un esercito, tre banchi di formaggi (normali, bio e di capra), salumi e carni (anche di struzzo) e svariate altre cosette a quotazioni oneste e accettabili.
Ovviamente non sono riuscita a fare la spesa, ma questo è un problema mio: non avevo voglia di stare in coda un'ora al banco della frutta, un'altra mezza per il formaggio e le uova, e un altro quarto d'ora buono per la ciccia.
Se avessi voluto, invece, comprare il formaggio bio, quello di capra o il dannato miele (ce l'ho a morte col miele, si capisce?) me la sarei sbrigata in tempi rapidissimi: i banchi erano semideserti. A riprova, se ce ne fosse stato bisogno, che qua la gente non ci viene per acquistare stravaganze o merce pregiata: ci viene per risparmiare, ed avere buona qualità.
Per questo è disposta a fare la fila di un'ora, non per l'etica o per la poetica bio-chic. Tutti, rigorosamente, pensionati e massaie. Tanti. Tantissimi. Tra l'altro, a me questa particolare coda ha messo una certa inquietudine: una coda lunga e paziente, di gente un po' dimessa con le sporte vuote, per comprare generi di prima necessità. È stato inevitabile pensare a tessere, razionamento, guerra e carestia. Tutte cose che, con il mio formidabile ottimismo, sento aleggiare con una certa attualità.
Una bottarella di tenerezza: davanti al distributore del latte crudo, molti anziani commossi e desiderosi di ricordare. Per molti di loro il sapore del latte, quando erano giovani, era quello lì, e sembravano contenti come scolaretti di poterlo riassaggiare.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

anch'io straripo di ottimismo da un bel po'
ma sono fortunata abito a due passi dal mercato
al bio non ci credo, ma credo che se pensionati e massaie votavano con più attenzione da un po' di anni a questa parte ,adesso farebbero una fila un pochino più corta.

Esmé ha detto...

Già. Lo credo anch'io.

Anonimo ha detto...

mi fai sempre più rimpiangere milano....
spalluzza

Esmé ha detto...

Spalluzza, mi sa che ormai tu rimpiangeresti Milano anche davanti alla foto di una pantegana del Naviglio...

Andrea Ferrigno ha detto...

se pensionati e massaie facevano la spesa con più attenzione da un po' di anni a questa parte ,adesso farebbero una fila un pochino più corta.

Esmé ha detto...

Renzo, insomma, alla fine è tutta colpa dei pensionati e delle massaie.
L'ho sempre sospettato :-)

Andrea Ferrigno ha detto...

No, per carità. E' che sono un po' dubbioso sulla possibilità di cambiare le cose -in questo momento storico- attraverso il voto: certi fenomeni si possono forse arginare con la spesa più che col voto, indipendentemente da chi vota o fa la spesa.

Esmé ha detto...

Ehm. Veramente scherzavo.
Ma in ogni caso, sono un po' d'accordo e un po' no: il voto è significativo, le scelte di comportamento anche. Sulla possibilità che le cose cambino (in senso migliorativo), sono assolutamente negativa, comunque.