mercoledì 16 aprile 2008

La Rossa e la Bianca

In questo weekend di delizie, numerosissime sono state le soste in vari punti di ristoro. D'altra parte il ristorarsi è il vero senso dell'andare a zonzo, no?
Si è cominciato con numerosi Vermentini di benvenuto appena scesa dal treno il venerdì, e si è finito con La bianca e La rossa domenica sera, prosciugando nel percorso tutto quello che ci si parava davanti: le scorte di prosecchi (accuratamente predisposti in frigo dall'Ospite), altri vermentini assortiti, e l'immancabile Kyr del Turista a Mentone. Ho rifiutato recisamente, per non smentire la mia fama di biancofila, solo l'assaggio del Rossese, anche se adesso un po' mi dispiace: ma più della curiosità ha potuto la coerenza. Insomma, due idrovore.
Ma la birra di Apricale, proveniente da un birrificio artigianale sito in un paesino medievale arroccato nell'entroterra, è stata una rivelazione.
Birra artigianale non pastorizzata ne avevo già assaggiata, e mi era già piaciuta: ma questa (la Bianca) era davvero meravigliosa, e con una particolarità: un intenso profumo di fiori, nella fattispecie di pitosforo, in raffinata sintonia con il luogo e con la stagione. Profumo di pitosforo nell'aria della sera e nella spuma soave del bicchiere, che sciccheria.
Se vi capitasse, è proprio da provare, anche se siete Brunette come noi.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

yummmm vado pazza per la birra artigianale bianca, che dici qualche volta andiamo a farci un tour insieme? :))(anvedi che abbiamo trovat qualcosa in comune...)

Anonimo ha detto...

accidenti viene proprio voglia...
spalluzza

Anonimo ha detto...

nell'etichetta della birra c'è la mano di Gaston.

Jean-Michel Pangolin

Esmé ha detto...

Gaston manda i suoi saluti a Pangolin dalla Costa Azzurra, dove millanta di aver svernato nella villa di una ricca vedova (dice che tu la conosci).
In realtà so da fonti certe che fa la maschera al Teatro Ariston il giovedì e la domenica.

Anonimo ha detto...

La cena di stasera te la devo raccontare Esme, perché è stato un capolavoro di majalerie. So che tu saprai apprezzare.

Abbiamo approntato un pentolone con un litro di olio extravergine (abbiamo trovato quello giusto finalmente). Poi ci abbiamo fritto, nell'ordine: melanzane a dadini, che abbiamo scolato e unito a dadolata di pomodorini e basilico a crudo. Patate tagliate finissimissime, stile patatina del sacchetto. E alla fine - suprema porcata - würsteln tagliati a metà e incisi in fondo con due tagli per il lungo, di modo che nell'olio bollente cuociano arricciandosi e prendendo sembianze di polipetti (si capisce?). Il tutto annaffiato da birra, ahimé non artigianale e buona come la vostra.

Burp.

Sylpork

Anonimo ha detto...

Dal che si deduce che in Sylacchia fa ancora mooolto freddo.
Però l'idea del wurstel polipato è carina.
ciao
nonno

Esmé ha detto...

Maialata superlativa! Il würstel tentacolare mi sembra geniale, stimola il mio lato bambinesco. L'immagine della vostra famigliola riunita attorno al pentolone sfrigolante è altamente evocativa di grassocce felicità domestiche.
Domani vi ciberete di radici depurative, e vi fustigherete con tralci di salice?

(Friggere nell'extravergine, mah? A me non è mai piaciuto. Ma certo, meglio della colza :-))

Esmé ha detto...

Volevo dire a chi legge e non interviene mai: finalmente qualcuno che mi racconta cosa mangia!
E se lo faceste anche voi, almeno ogni tanto?

Anonimo ha detto...

Vedremo di provvedere.
Dacci atto comunque che sarebbe stato quantomeno scortese da parte nostra proporre in abbinamento ai tuoi menù del tipo: Petto di pollo degrassato al lieve sentore di limone su letto di passata di avocado al profumo virtuale di aceto balsamico, un volgarissimo: Fagioli con le cotiche.
ciao
nonno

Anonimo ha detto...

oh bravo nonno noi si voleva sostenere la conversione ,come da esplicita richiesta
queste giovincelle non sanno resistere,tsè
meno male
pagnottella

Anonimo ha detto...

so per certo che Gaston bazzica tale Lisa F., non più giovanissima guardarobiera del Dancing Kursaal di Arma di Taggia. Ricordata con affetto dai ragazzi della Buoncostume di Bordighera.

Pangolino

Esmé ha detto...

@ Anonimi (1): non dicevo a voi due, brontoloni! dicevo a quella sessantina di anonimi che passano tutti i giorni e non lasciano neanche una briciola!

@Pangolino: mmm. Ecco perché ha tanto bisogno di grana.

Anonimo ha detto...

Hem... duole dirlo, ma la procace ancorché non più giovane guardarobiera forse sta tentando di far perdere le proprie tracce al Pangolino: il Kursaal infatti trovasi a Bordighera, non ad Arma di Taggia. Pangolino avvisato mezzo salvato.

Anonimo ha detto...

ciao esme, sono capitata qui per caso (ricerca in google del termine fricassea, approdata sulla tua ricetta delle coste - che mi fa pensare a mariber...)

mi piace qui. sito preferitato, ripasserò.

PS sta birra mi ha fatto venire l'acquolina in bocca. adooooro le non pastorizzate e non fermentate!!!

PPS cosa cucino? stasera vitello in fricassea

Ciao

Esmé ha detto...

Ciao Cembolina, non so chi tu sia (dovrei?) ma benvenuta!
Come avrai capito questo NON è un blog di cucina, ma raramente restano avanzi...

Anonimo ha detto...

riciao. son riuscita a ripassare, finalmente. no, non credo dovresti. e sì, avevo capito. ma viene una fame a girar qui dentro, accidenti!!! a presto...