martedì 1 aprile 2008

Indovinello

Indovinare la mia cena di ieri sera, prego.
(Cucina pesantissima!) :-)


Soluzione:

22 commenti:

Anonimo ha detto...

Tre opzioni:
a) la minestra della favola: quella del soldato che ha solo una pietra;
b) lumache: le pietre servono a mantenere fermo il coperchio per non farle fuoriuscire;
c) una minestra dedicata ai sassi (di Matera);
anna

Esmé ha detto...

Indizi:
niente che striscia
niente di liquido

Anonimo ha detto...

Esmeralda non cuoce animali vivi, ne sono certa.
Bruscitt? Pollo alla diavola?
Bentornate buonezze, eniuéi :o)
Un bacetto
Marì

Anonimo ha detto...

Anche io ho pensato alla "Zuppa di pietra" ;-)))

Forse frittelle di mango in souffle di patate con frutta tropicale in agrodolce?

Anonimo ha detto...

i lorsetti in punizione?
Pangolino in Ansia

Anonimo ha detto...

nulla?
valerì

Anonimo ha detto...

posso dire con certezza assoluta che nella pentola trovasi pollo.
Pangolino Holmes

Andrea Ferrigno ha detto...

umpf, nel "brodo di sassi" i sassi stanno dentro.
Sarà uno stufato, non avevi un coperchio pesante e hai usato i sassi. Un brasato, un umido. Cassoela?

Sarà il fascino del mistero, ma quei sassi mi stanno mettendo un'acquolina che neanche il contenuto!

Anonimo ha detto...

sono patate finne della varietà Hildegarda, Gunilla e Liselotta

Syl

ps. guarda che ci sto, con calma, pensando alle patate, eh?

Anonimo ha detto...

pollo, sempre pollo, fortissimamente pollo.
Vittorio Pangolino

Anonimo ha detto...

sembra un mostruoso blob. scartate le lenticchie, una specie di pagnotta?

Esmé ha detto...

Pangolino: hai la vista a raggi X o te l'ho cucinato qualche volta?
Però Marì ti aveva suggerito, diciamolo.

Anonimo ha detto...

macché. ho calcolato la proiezione ortogonale delle ombre dei sassi e dei manici; il risultato era inequivocabile: il copercchio poggiava direttamente sul cibo, trattavsi quindi di pollo (lo spessore di un hamburger avrebbe prodotto ombre ben diverse).
saluti
Pangolino Pitagorico

(in mancanza di ombre si sarebbe potuto passare col mouse sulla foto misteriosa per scoprire che nascondev jpg dall'inqeuivocabile nome "pollochiuso").
Baro Pangolino

Anonimo ha detto...

AHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHHA pangolino hacker sei geniale!!! sciapò!

valerì

Anonimo ha detto...

Fantastico! (E complimenti vivissimi anche alla nostra Esmeralda per la botta di fantasia nel denominare la seconda foto "polloaperto"!)
Hihihi!

Esmé ha detto...

Sgrunt. Non si può stare rilassati nemmeno a casa propria. Pangolo, sei un genio del male. Alzo al guardia: la prossima volta nominerò la foto "armadilloinsalsa" e poi vediamo come te la cavi.
Vinci mezzo pollo (l'altro mezzo a Marì, che ci è arrivata con la sola forza della sua poderosa esperienza culinaria).

Anonimo ha detto...

Sono riuscita a richiudere la bocca solo oggi: mi era caduta ieri la mascella inferiore alla lettura del post di pangolino che sgammava la hari.
Io avevo pensato solo a...aria fritta.

Esmé ha detto...

la mascella inferiore viene benissimo in umido coi peperoni. Stai attenta.

Anonimo ha detto...

pregevole peraltro il piastrozzo per cucinare. dove lo si può acquistare? non è chessò una trappola per vendere pentole? :)

Anonimo ha detto...

Ma mi dici come lo fai il pollo alla diavola? Me lo spiegheresti passo per passo, con eventuali disegni coadiuvanti, proprio come se dovessi spiegarlo a me?
Non mi dire "prendasi un pollo, lo si appiattisca e lo si schiaffi sulla griglia fin quando è cotto", perché qui potrebbe rovinare la nostra nascitura atque imperitura amicizia.
eleonoyrs

Esmé ha detto...

@eleanoyrs: ok, non diamo nulla per scontato.
Mi procuro un pollastro che sia medio-piccolo. Lo apro in due a libro operando sullo sterno. Lo pesto con il pestacarne fino a squadernarlo perbene. Alcuni fornitori furbissimi vendono pollastri già opportunamente spiaccicati. Pratico qualche incisione sul petto e sulle parti carnose. Faccio una marinata con abbondante succo di limone, poco olio, peperoncino in polvere, sale aromatico (o sale e trito di rosmarino). Cospargo il volatile con la marinata, e lo lascio a molcire per una mezza giornata, girandolo ogni tanto acciocché si intrida sia il lato A che il lato B.
Mentre la piastra (pesante, di ghisa) si scalda, affetto un limone e uno spicchio d'aglio, e sistemo qualche fetta sul dorso e qualche fetta sulla pancia. Trasferisco il pollo sulla piastra rovente dal lato del dorso, e ci metto sopra un coperchio con dei pesi. Se sei attrezzata, l'ideale sarebbe una di quelle piastre doppie con cerniera, che te lo tengono piatto e facilitano il ribaltamento. Io uso dei pregiati sassi della Valchiusella (Ivrea).
Faccio cuocere a fuoco vivo finché la pelle è bruciacchiata poi giro e porto a cottura anche l'altro lato. Umetto conla marinata rimanente.
Pungo il petto e le cosce per verificare che non mi faccia lo scherzo tipico del pollo alla diavola: fingersi cotto fuori e restare crudo dentro.
Lo sbrano caldissimo.
Il brutto è pulire la piastra: le concrezioni carbonizzate di fette di limone e pollo sono molto tenaci.
Spero con ciò di aver salvato la nostra neonata (ormai parla, anche se non cammina ancora) amicizia.

Anonimo ha detto...

Je t'adore beaucoup. Toujours.
Ormai pollo alla diavola per me significherà solo e sempre pollo all'Esmerissa. Anche se tu sei un angelo in incognito. Anche a te stessa.
eleonoyrs