lunedì 11 febbraio 2008

La fine del mango


Grazie dei conzigli. Certo che la cinquantina di lurkers che mi vengono a trovare ogni giorno potrebbero anche darsi da fare, qualche volta! Però nel frattempo io stanotte ho vagato per il web, e mi sono imbattuta in una fantastico "mango festival" dove ho trovato tre ricette proprio belle. Una di gazpacho di mango - troppo estiva-, una di pollo, ma avrei sofferto troppo la mancanza del riso di accompagnamento, e questa che ho fatto stasera. Ahimè, vagando mi sono anche persa l'indirizzo, per cui non posso più né ringraziare l'autore, né linkare come avrei voluto il sito dove l'ho trovata.

Spiedini di pollo e gamberi al profumo di tè verde con salsa di mango

Per 4 spiedini
•16 code di gamberi
•1/2 petto di pollo
•1 spicchio d'aglio
•1/2 cipolla di Tropea
•1 cucchiaio di tè verde
•1 cm di zenzero fresco
•1 limone

Preparare una marinata con le foglie di tè precedentemente ammorbidite in acqua calda,
cipolla e aglio tritati finissimi, zenzero grattugiato o spremuto, il succo di mezzo limone, sale, pepe. Sgusciare i gamberi, fare a dadini il pollo e marinarli per almeno due ore. Alternare gamberi e pollo sugli spiedini e cuocerli sotto il grill (io qua per fare presto li ho cotti sulla piastra di ghisa, ma è un po' troppo traumatico)

per la salsa
•1 mango maturo
•1/2 cipolla di Tropea
•200 ml di tè verde
•il succo di mezza arancia
•1 peperoncino piccante (fresco sarebbe meglio)
•1 cucchiaio d'olio
•sale

Preparare una infusione piuttosto concentrata con il tè.
Pelare il mango, farlo a pezzetti. Tritare finemente la cipolla e soffriggerla nell'olio in un wok o in una padella, aggiungere l'aglio spremuto e il mango; far andare a fuoco vivo per qualche minuto, poi unire il succo d'arancia e il tè. Salare e aggiungere il peperoncino tagliato a rondelle. Abbassare il fuoco e cuocere per un quarto d'ora, finché non è addensato.
Servire la salsa tiepida con gli spiedini.


Nella ricetta originale, la salsa prevedeva anche un cucchiaio di zucchero di canna (subito dopo aver soffritto la cipolla). Non ce l'ho messo perché non potevo, ma non mi è mancato. Anzi, sarebbe venuta troppo dolce, a mio gusto.
Poi: sancisco definitivamente oggi e per sempre che non sopporto il sapore dello zenzero associato ai gamberi e al pesce in generale. Mi piace molto in tutte le altre versioni. Ma con i gamberi proprio mi stomaca. Perché ce l'ho messo lo stesso? Per fare un ultimo tentativo, per non arrendermi ai miei personali pregiudizi. La prossima volta, coriandolo.
Alla fine era un piatto proprio buono. Avrebbe fatto anche bella figura con gli ospiti, se ne avessi avuti. Mi ha svagato il palato, ed è servito a rompere la monotonia dei miei soliti sapori. Ma non veramente di mio gusto. Contraddizione? No. Era oggettivamente buono, interessante, equilibrato, gradevole, particolare. Ma non è il mio genere, ecco. Sono irriducibilmente ruspante, a tavola.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

a me la ricettella non mi sembra male e lo zenzero nel cotesto sembra starci bene. mi spiace per te che non te la sei goduta. il mio problema è che il mango lo trovo un po' dolciastro e quindi spero che le varie aggiunte ne correggano il sapore sdolcinato. buona digestione!

Esmé ha detto...

Il mango non dev'essere troppo maturo. A un certo punto esso comincia ad avere sentore di cacca. Bisogna beccarlo prima ;)
Lo zenzero lo so, è corretto come accostamento, ma il mio naso lo rifiuta decisamente. Ho già infilato in pattumiera dei bellissimi ravioli cinesi di gamberi alla piastra, mesi fa, per via dello zenzero. Questo era l'ultimo tentativo.

Anonimo ha detto...

Ti capisco perfettamente. Irriducibilmente ruspante anch'io. A tavola e non solo.
Bisoux
Marì

LaStè ha detto...

Io sono talmente ruspante che al mango associo solo un cantante ululante.

Esmé ha detto...

ih ih, tutte ragazze sofisticate qua, eh?

Anonimo ha detto...

Arrivo io, che apprezzo le cose ruspanti, ma anche quelle fighette.Mi piace moooolto lo zenzero coi gamberi, ma coi pescioloni ancora meglio.
E adoro i manghi, anche se io personalmente non l'ho mai cucinato, ma solo provato fatto da altri (lassi al mango, pollo al mango, pesce con gratin di manghi). Ma di manghi, ho imparato ad altre latitudini, ce n'è di vario tipo. Buonissimi, ma un filo spiacevoli quelli filosi, che si devono solo succhiare con la bocca a becco di paperetta; se cedi alla tentazioni di morderli te li ritrovi tutti nei denti, che non c'è filo interdentale che tenga.
E mangiati appena raccolti i manghi sono tutta, ma tutta un'altra cosa.
E quando sono troppo maturi sanno di petrolio, e non di cacca ;O)

Ho detto la mia, bum!

Anonimo ha detto...

Da picccolo mi piaceva ascoltare una favola dei RaccontaStorie, su cassetta, intitolata "A cena come un mago"... e alla fine mangiavano i manghi... però non ho capito perchè dicevano che bisognava mangiarli nella vasca da bagno perchè perdevano troppo succo una volta rotta la buccia... BOH!
Però la ricettuzza mi sembra fantastica. YUM! :-)
Buon fine settimana, Oy

Esmé ha detto...

mmm, lubrica l'idea un'orgia collettiva in vasca succhiando manghi e rotolandosi nella polpa esplosa. Ma che roba ti facevano ascoltare da piccolo? Sei sicuro che ti abbia fatto bene?

itised83 ha detto...

Solo per dire che "A cena con un mago" è un racconto che ascoltavo molto da bambino e sono riuscito a ritrovarne il titolo solo grazie ai commenti in questo sito :D Grazie!