martedì 7 ottobre 2008

Calorie, calorie!


Poi mi indigno perché ingrasso. Ma non è esattamente, me ne rendo conto, l'ingiustizia divina che si accanisce su di me: è che attraverso periodi in cui il mio menu si dipana intorno a tematiche coerenti. Questa settimana, l'argomento è stato: "Grassi e carboidrati, questi nostri amici".
L'altro ieri baccalà alla vicentina con polenta (verdura: insalata trevigiana pro-forma); ieri polenta pasticciata con gorgonzola, e gratin di broccoli con béchamel; stasera, per stare leggerina, ho in pentola salsiccia e fagioli freschi in umido (i fagioli rappresentano la - ehem - verdura).
Mamma, tu non leggere.

Questa dei fagioli è una bella ricettina fiorentina purosangue: ringrazio Cecco che me l'ha regalata, anche se lui non lo sa.

Fagioli all'uccelletto di Cecco
  • fagioli (secchi, ma io li ho usati freschi)
  • polpa di pomodoro, o pomodori da sugo
  • aglio
  • olio
  • salvia
  • salsicce
Cuocere i fagioli precedentemente ammollati, conservando un po' dell'acqua di cottura.
Soffriggere brevemente lo spicchio d'aglio in poco olio, con un paio di foglie di salvia. Aggiungere il pomodoro e un'altra fogliolina di salvia, cuocere per qualche minuto, e poi aggiungere i fagioli con un po' della loro acqua. Devono rimanere abbastanza liquidi. Dopo un quarto d'ora bucherellare le salsicce e passarle in padella, perché prendano il "colore d'arrosto", come dice saggiamente Cecco, e posarle tra i fagioli. Cuocere a fuoco lento, aggiungendo ancora acqua dei fagioli se occorre, finché il tutto non si sarà maritato.

24 commenti:

fedeccino ha detto...

Io ti ammiro !
Detto questo, ho avuto un flashback della faccia di Gene Wilder in Mezzogiorno e mezzo di fuoco.
A presto :)

Anonimo ha detto...

I fagioli all'uccelletto di Cecco li ho fatti anch'io oggi. L'unica difefrenza è che lui lo sa. L'ho già ringraziato più volte.
Per il resto questa sera alla Slunga ho visto le prime cime di rapa. Come resistere?
Questa sera strascinati (di Altamura), aglio e peperoncino astgiano, olio toscano e cime napoletane (magari anche diossinate-ma chi se ne frega-), di Puglia c'era poco ma... valeva comunque la pena.
ciao
gio

Anonimo ha detto...

Ingrasseremo, ma senza come potremmo vivere?
I fagioli all'uccelletto di Cecco mi sembrano appetisossimi. Io li faccio tal quali, però aggiungo aceto di vino bianco e pepe. Prova perchè secondo me la componente acida fa un sacco di differenza.

Esmé ha detto...

Fedeccino: grazie per la citazione, e per il sorriso che mi ha regalato. Merce che scarseggia, ultimamente.

Nonno: ho avvisato Cecco del furto della ricetta. Ma perché sono così ossessivamente corretta? Speravo di farla franca, per una volta.

Maruzzella: grazie della dritta. Ma che strana coincidenza, due ricette consecutive con l'aceto insieme a pomodoro e legumi (anche il Kosheri del post precedente lo prevede). Bisogna che ne capisca meglio il senso, proverò senz'altro.

Anonimo ha detto...

Beh, il fagiolo secco conferisce una certa cremosità da palta al tutto.
E, per quanto riguarda l'acido - posto che comunque a me l'aceto nel kosheri piace un fracco - potresti provare ad avvicinartici partendo dal vino bianco. Che, nella ricetta dei fagioli all'uccelletto di Ciccio, c'è.
(Ciccio, non Cecco, è il padre di una mia amica, che ha due o tre cavalli di battaglia in cucina: il sugo alla corsara, le tagliatelle alla lepre scappata ed i suddetti fagioli.)
Eleonors

Anonimo ha detto...

la lepre scappata mi sa che è parente delle vongole" fuiute"...
voi conoscete e usate le fave secche?
pagnott(on)a

Esmé ha detto...

Noyra: se dice aceto, aceto sia. Siamo uomini o caporali?

Pagnotta: conosco e uso le fave secche per i felafel, e per "fave e cicorielle", che non so se si chiama così ma credo di sì. Entrambi piatti adoratissimi.

Anonimo ha detto...

Sì, o sono parenti o sono fuggite in bella compagnia: c'erano anche gli osei, mi pare ;)
Le fave secche le conosco e le pratico ogni tanto: per i falafel, ad esempio.
Eleonoyrs

Anonimo ha detto...

Quando esmé arriva a citare Totò mi inquieto un po'...
E abbiamo citato entrambe le fave secche per gli stessi piatti (anche se fave e cicorie, nel mio caso, era rimasto intrinseco): congiunture preoccupanti...
M.me Elenoir

Anonimo ha detto...

Solo per non dimenticare la Trinacria aggiungerei akk'elenco anche la pasta con le sarde a'mmare.
Ammesso che si scriva così.
gio

Esmé ha detto...

nonno: che elenco?

M.me Elenoir: quando arrivo a citare l'Odioso, significa che la situazione è grave. Però fave e cicorie, e i falafel, sono cose che ci rammentano il senso della vita.

Mav ha detto...

mmm... se sapessi come t'invidio. Qui solo melamina a go-go.
baci
mav

Anonimo ha detto...

Il senso è che la componente acida è fondamentale perchè è l'elemento attorno al quale si struttura l'equilibrio. Nell'uccelletto ce ne va parecchio, è proprio un ingrediente, ma in molti piatti uno schizzo d'acidità allinea gli altri sapori.
Ciao

Anonimo ha detto...

Lepre scappata,
Vongole fuiute,
Uccelletti scappati;
Pasta con le sarde a'mmare (ovvero solo col finocchietto selvatico).
L'elenco potrebbe proseguira.
ciao
gio

Anonimo ha detto...

vedo che ultimamente vai di mappazzoni

Io ho voglia di pesce invece e spero di beccare la bancarella giusta domani. E che poi "nessuno" ci metta le manacce.

cheers,
Syl

ps. nella lista vale anche il pesce finto? per restare nelle mappazze.Un cavallo di battaglia della mia coinquilina a Padova. Quello di tonno e patate coll'occhietto di cappero.

Esmé ha detto...

Il pesce finto è una raffinatissima enobilissima composizione, che non si può in alcun modo definire "mappazza".
Inutile dire che a me, che disdegno il pesce vero, piace moltissimo.

Anonimo ha detto...

no, non lo volevo inserire nelle mappazze, ma nella lista delle fintonate

anche io non lo disdegno affatto

è la versione poverella del tortino andino

Syl

Anonimo ha detto...

Beh,
allora aggiorniamo questo blog?
Tutte queste calorie vanno smaltite in fretta.
ciao
gio

PS. Anche gli utenti semi-passivi hanno dei diritti!

Esmé ha detto...

Santo cielo, hai ragione. Ho dei doveri, quanto meno nei confronti del mio fornitore di derrate pregiate.
Ma non so cosa scrivere! Mangio cose assurde, e non godo nemmeno. Oggi ho buttato via una teglia intera di fiori ripieni, fatti ieri per pura noia. Mi facevano senso. E poi come si fa a farsi il riso alla pilota per uno? Non ha senso. Surgelerò anche la salamella mantovana comprata ieri.
Ho letto da un'altra parte un tuo commento sulle cene tristi, e non potrei essere più allineata.

Anonimo ha detto...

alora ti racconto cosa mi preparo io stasera ,vuoi?
mi faccio un risotto di zucca
e mi bevo un calice blu di cabernet o forse cedo alle bollicine tanto non fa mica freddo
pagnotta

fedeccino ha detto...

... si puo' ovviare alle cene tristi modificando la routine dell'apparecchiatura ? Sedendo su uno sgabello invece della sedia ? mangiando in piedi e velocemente una cosa di lusso, che so, una piadina farcita di pata negra, e poi dimenticarsi del cibo e sedere con un libro. Non so, ho tentato tutte queste cose, ma la cena e' momento di aggregazione e condivisione, quindi qualcosa di simile al Natale tutti i giorni, come livello di pressione :). Pero' cucinare dei fiori ripieni e' una cosa che io ammiro - ancora una volta - necessita talento artistico ed una buona dose di amore da dare (scusate, ora smetto), e mi rende triste che non ti piacciano piu' dopo averli cucinati. Scusa, ma come sai non ho niente di leggero :)
A presto, Federica

Anonimo ha detto...

Questo blog é stupendo.
Benché io abbia ancora seri problemi con le basi della cucina... é che, ehm, ho iniziato tardi... hai un modo di scrivere cosi' fresco e ironico che é un piacere leggerti!
e poi mi sono presa un sacco di ricette, chissà mai che riesca a fare qualcosa di buono pure io...
a tal proposito voglio subito provare il tortino andino, ma per quante persone é la ricetta che hai messo?
grazie
manu

Anonimo ha detto...

buttare via una teglia di fiori ripieni è una cosa che va fatta,
ogni tanto.
buttare , ogni tanto è corroborante.
e non parlo solo del cibo ovviamente.
augh

e adesso signora bloggatrice dobbiamo stare a bocca asciutta per molto ancora?
le porgo i miei più cari saluti

Esmé ha detto...

Fedeccino: tu sembri capire tutto, e tutto sapere. Quello che scrivi è esattamente l'origine e il senso che questo posto ha per me. Ne riparleremo. Intanto grazie, la tua presenza è medicamentosa.

Manukag: grazie! Hai scelto un piatto che sembra semplicissimo, ma non lo è. Stai attenta ad asciugare bene i pomodori, e a premere bene il tutto, altrimenti te lo ritrovi spatasciato in fase di ribaltamento. Le dosi sono diciamo per 6/8 persone, considerandolo un antipasto.

Anonimo: ecccola accontentato/a con un nuovo, mirabile post. Robba forte.