domenica 6 luglio 2008
La mia gatta
Oggi è un anno che la mia Micia mi ha lasciato.
Il ricordo di lei, che è stata la mia compagna dilettissima per 17 anni e due mesi, è ancora, e mi sa che lo sarà per sempre, presente in tutti i miei gesti quotidiani; la mancanza che sento non si affievolisce neanche un po', mentre passano i giorni e i mesi.
Prenderò un altro gatto. Certo! Naturalmente. Ho bisogno di un altro gatto. Ho anche voglia, sanamente, di un altro gatto. Mi trastullo con l'idea della gioia grandissima che proverò quando avrò di nuovo per casa un gattino, tutto nuovo, con i suoi leggiadri, personali incanti. Ma pur desiderando rimando, e ancora non agisco. Succederà, mi dico, quando deve succedere. Arriverà un giorno il mio prossimo gatto, non so ancora per quali vie, ma saprò che è quello, proprio quello lì, diverso da ogni gatto che quotidianamente fantastico.
Ma forse son balle.
Forse questa esitazione è fatta anche di paura per il ripetersi della sofferenza - che è stata davvero tanta - della lunga malattia, lo strazio infame che abbiamo vissuto prima della fine, l'orrore del decidere l'eutanasia, a un certo punto indispensabile.
Sono diventata vigliacca.
Ciao Micia, ti penso sempre, e il mio ricordo della nostra vita insieme è sempre bello.
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6 commenti:
Ho dei gattini che cercano casa... ma mi sa che siamo troppo lontane, comunque se sei curiosa di vederli, ho le foto sull'album del mio blog...
A parte questo, vedrai che un giorno uscirai di casati troverai faccia a muso coon un paio di baffi, che ti sconvolgeranno la vita, di nuovo.
ricordo quel momento. Teo ed io ti abbracciamo. Lei rimane e resta la più bella di tutti i gatti che ho conosciuto.
anna
capisco cosa provi e ti dico che quello che ti danno gli animali cani o gatti nessun'uomo ti puo dare il loro amore incondizionato è la cosa piu sincera....prenderai un altro animale e anche lui ti amea a modo suo e senza farti dimenticare la tua bella micia..
Non vedo l'ora. Io cerco, ma poi nessuno mi piace abbastanza. Ormai è chiaro che non devo avere fretta, e aspettare che sia lei a trovare me.
Nel frattempo, sto pensando di offrirmi volontaria per ospitare gattini che hanno bisogno di cure, e non possono stare nei gattili.
Poi magari da cosa nasce cosa... solo, non so se mi regge il cuore.
Oddio, ti rileggo e leggo quello che mi e' successo, e la mia nostalgia, e la mancanza della felinita', mentre convivo col fracasso di un lagotto eterno bambino goffo, pasticcione e porcello :)
Tea era la mia ultra-diciassettenne gatta della vita, e "mi stava nei 4 angoli del cuore". Vorrei tanto almeno sognarla, ma non ci riesco ...
A presto, Federica
Ciao Federica. Sono stata a conoscere la bella Dorotea nel tuo blog. Ora ho capito anche cos'è il Lagotto.
La mia micia è venuta a visitarmi due volte, da quando non c'è più.
L'ho vista - proprio vista - affacciarsi come un filo di fumo alla porta di cucina. Lei era come un filo di fumo anche da viva, per cui non ho minimamente pensato a un fantasma.
In sogno è passata qualche volta, per dirmi addio. Poi ci ha ripensato e credo abbia preferito non dirmelo. Ci siamo lasciate in sospeso, noi due.
Oggi ho saputo che una amica ha dei gattini appena nati. Il cuore mi sta facendo patapunf.
E se faccio uno sbaglio? Non sarà mai come con lei, lo so perfettamente. Riesco solo a immaginare che sarà meno. Che errore.
Il problema dei cuori fedeli è di riuscire a far posto a un altro amore; riuscire a dargli la possibilità di essere grande come quello che se ne è andato. Ma è necessario! Bisogna assolutamente riuscirci.
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