"La peonia è il capolavoro dei cinesi. E, bisogna aggiungere è la massima sublimazione del cavolo: guai se nella manifestazione più alta non si percepisse anche un’ombra della più infima. Mi è difficile esprimere la grande passione che ho per le peonie [...] ".
Questo dice il mio adorato Ippolito Pizzetti a proposito delle peonie. Passione che condivido del tutto. Botanicamente non so se sia esatto, ma certo sotto il profumo intenso e soavissimo di questi fiori si percepisce una nota "bassa," carnosa, commestibile.
Passo questi giorni di convalescenza in casa e sono contenta di poterlo fare, perché sarebbe un vero dispiacere allontanarmi dal meraviglioso mazzo di peonie bianche e rosa che mi ha portato la mia mamma per il mio compleanno. È una bellezza che cambia di ora in ora, e ha bisogno di spettatori dediti e adoranti. Le piccole sfere compatte che si aprono e dispiegano i petali accartocciati, esplodendo in fiori enormi e sontuosi nel giro di poche ore. Bellezza tutta per me, e non ne voglio perdere nemmeno un minuto.
E mirando e osservando, ad un animo poetico e sublime come il mio - come sapete portatissimo per la pura contemplazione e l'afflato spirituale - come può non sovvenire una similitudine? Oggi, fotografando il burroso cuore della peonia bianca ho capito cosa mi ricordava. I petali esterni chiusi a coppa, stretti intorno all'interno, lussuoso segreto. La sottile pelle sferica che contiene appena la ricca sostanza cremosa. Anche se definire "infima" la burrata sarebbe un'eresia, che né io né Pizzetti commetteremmo mai.
(La foto della burrata è un furto dal web, mi perdoni l'autore che non so più chi sia)
9 commenti:
spettatori dediti e adoranti: molto bello. Io sono con la mia pianta di fragole ciò che tu sei con le peonie: in adorazione. Ogni piccolo frutto viene prima contemplato in commosso silenzio nel suo sbocciare e maturare e poi colto, con la massima delicatezza e il più reverente rispetto, e ovviamente condiviso con l'altro essere umano che officia con me, in balcone, questo pressoché quotidiano culto.
Auguri orrendamente in ritardo e i miei ossequi a Ippolito Pizzetti - ma chi è? (ora mi lincia).
Cara Duck, dopo averti fustigato adeguatamente con fasci di ortiche, e percosso con un ramo di Robinia Pseudoacacia (come certamente saprai, pianta spinosa), mi prendo il piacere di presentarti Ippolito Pizzetti, ovvero IL giardiniere. Poiché sarebbe spiegare qua, ti invito a seguire questo link, dove lo presentano un po':
http://www.compagniadelgiardinaggio.it/ippolito-pizzetti
E poi a comprare qualcuno dei suoi libri (ahimè, le raccolte della rubrica "Pollice Verde", veramente deliziosi, sono ormai introvabili, ma chissà...). I riferimenti li trovi nella mia libreria su aNobii, se vuoi metterti in caccia.
Spero che ti piacerà. Era una persona speciale, di quelle che non ne fanno proprio più.
Io pensavo che la mia passione per le peonie fosse indice di animo senzibbile e raffinato, invece il tuo post mi rivela il vero motivo (e che sono la solita bestia mangiona, ovviamente)
Cara Mav, anch'io ci sono rimasta un po' male. Sai, coltivo ancora l'illusione di possedere una vita spirituale che non passi per lo stomaco.
D'altra parte in famiglia si ricordano con costernazione un mio precoce commuovermi davanti a un piatto di formaggi, verso i sei anni.
Mi consolo pensando che il bello e il buono hanno qualcosa in comune, in fondo.
quindi pensi di mangiarti le peonie in insalata? a me non pare per niente una cattiva idea
La burrata è una meraviglia per il palato e la peonia per gli occhi!!!
Buona giornata Tilli
Io amo le peonie bianche!in assoluto sono il fiore che più di tutti ADORO!
ti seguo se ti va passa da me.
Laura
Ciao sono passata per caso e devo dire che il tuo blog è molto carino.
se vuoi passa a trovarmi a http://lacucinaeconomica.blogspot.it/
Un saluto da Ale
wow *_*
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