lunedì 6 settembre 2010

Consolazioni

Il mercato di settembre mi piace moltissimo. Son belli i colori, forse anche perché è bellissima la luce, e saltano fuori cose povere da orto che non si vedono spesso in commercio a Milano. Sabato ci sono andata per i primi chili di perini da salsa; ma questi piccoli peperoni cornuti, perfetti, croccanti e a un prezzo ridicolo dicevano proprio "mangiami mangiami", e son venuti a casa con me. Ricordavo di averli assaggiati in Grecia, in una di quelle deliziose serate dopo il mare, quando la vita offre piaceri  perfetti, semplici e senza controindicazioni. Per verifica ho cercato la ricetta sul web e ho visto che rimbalzava dappertutto questa che, per una volta, non era un bidone. Così, nelle pause tra un pentolone di salsa e l'altro, ho affettuosamente imbottito piccoli peperoni per dedicarmi una cena ancora estiva.
Cucinare è il mio modo per consolarmi, c'è poco da fare: compensare le manchevolezze del presente, tenermi vicino le felicità del passato. Procurarmi un piacere immediatamente accessibile quando tutti gli altri non lo sono.


Πιπεριές γεμιστές με φέτα 
Piperies gemistes me feta
Peperoni ripieni di Feta

  • una decina di peperoni corno verdi, piccoli 
  • 200 gr di Feta
  • prezzemolo
  • origano
  • 1/2 peperoncino piccante, meglio fresco
  • olio extravergine
  • due fette di pane raffermo 
Tagliare la calottina ai peperoni, e con mano di fata levare i semi senza fare danni.
Tritare finemente il prezzemolo con il peperoncino.
Sbriciolare il formaggio in una ciotola, aggiungere due cucchiai d'olio, il trito, un cucchiaio di origano, e lavorarlo un po'. Non salare, il Feta è abbastanza salato di per sé.
Riempire i peperoni e chiudere l'imboccatura con un pezzettino di pane raffermo (finezza!), in modo che in cottura il formaggio non fuoriesca. Irrorare con un filo d'olio e infornare una mezz'ora a 200°, girandoli una volta in modo che la pelle arrostisca su tutti i lati.

Si mangiano a temperatura ambiente (e ovviamente il giorno dopo, da riposati, sono ancora più buoni).

20 commenti:

lise.charmel ha detto...

domanda da ignorante: questi peperoni hanno il sapore dei peperoni più grandi? o somigliano piuttosto ai friggitielli? o ancora hanno un altro sapore?
(sento che sto per essere mandata a stendere e a ragione)

Esmé ha detto...

Lise, ma come diavolo si fa a descrivere un sapore?
Hanno un sapore meno amarognolo dei friggitelli, meno dolciastro dei peperoni grandi. Ma è la consistenza che è speciale: polpa sottile, sono tosti e lo restano in cottura.
Comunque, alla tu amica vegetariana, alla quale hai rifilato ascetiche melanzane ripiene di verdure, sarebbero piaciuti :-)

Duck ha detto...

Eh oche meraviglia questi peperoni!
(E'abbastanza univoca come esclamazione? Vai a leggerti il mio second commento al tuo post precedente, quello sulle pesche, prima di rispondermi! :-)
Veicolano per me, ricordi di cene beate su terrazze affacciate sul mare, greco e cipriota.
Come che sia, i peperoni me li mangerei in qualunque forma e con qualunque ripieno e non importa se poi mi ballano il twist per 24 ore nella panza!
Un saluto

Esmé ha detto...

Uno dei pochissimi problemi che non ho è quello digestivo. I peperoni me li mangio come spuntino a notte fonda, e ci dormo su beata come un fanciullo. Ma so un trucco per renderli meno indigesti: quando li mangi, leva la pelle. Viene via tutta intera come un vestitino, e mi dicono che sia quella la parte che poi balla il twist.
Sai per caso se ha un vero nome in greco, questa ricetta?

lise.charmel ha detto...

allora la prossima volta la mia amica la mando a cena da te :)
(che scherzi? semmai ci vengo io)

Reb ha detto...

Mani di fata, che l'è??No dico, allora mi vuoi male: qui di 'fatato' non ci s'ha proprio nulla, dal gentil piedone alla manona capiente :( va be', deciso: li vengo a mangiare da te, cosa citofono?

Orizzontidelgusto ha detto...

...un piccolo segreto per renderli ancora più gustosi è quello di non gettare via i semini, ma di unirli alla feta! Certo possono essere un tantino fastidiosi in bocca, ma ti assicuro che rendono i peperoni molto più saporiti.

Esmé ha detto...

Orizzonti del gusto che mi legge, e addirittura mi aiuta con un consiglio? Fantastico! Sono davvero onorata.
Se voi non lo conoscete, per favore andate a leggervi il suo blog, che è uno dei più interessanti e meglio scritti che ci sono in giro.


E già che ti ho sottomano: questa ricetta ha un nome in greco? Mi piacerebbe saperlo (e se ho scritto sbagliato il titolo che le ho messo, mi piacerebbe sapere anche quello). Grazie!

Lise e Reb: vi aspetto: ne ho un altro mezzo chilo da far fuori, stavolta coi semini

LaStè ha detto...

Li trovo anche al mio mercato da qualche settimana, e li avevo scambiati per i famosi friggitelli, stupendomi del fatto che fossero anche rossi.
Hanno un nome?

Esmé ha detto...

Mah, qua li vendono . per evidenti motivi, data la forma allungata - con il nome di "peperoni corno". Sono più grandi dei friggitelli, e soprattutto non sono bitorzoluti. Se fossi meno pigra andrei in cerca del cultivar, ma come sai....

LaStè ha detto...

Mi va bene, li chiameremo peperoni corno.
Nel peperoni, come in tutto il resto, si vede la mia sciatteria e pigrizia: mani di fata, adattare il pezzettino di pane...non sono in grado di fare sforzi per arrivare al risultato perfetto.
Ecco perché la mia casa, che vorrei ariosa e personale, è invece un'arrabattata accozzaglia di cose senza senso.
Pfui...

Anonimo ha detto...

una delucidazione su questi bei peperoni:li inforni su teglia ?
li metti così di brutto o oli la teglia?
ciao mi piace sempre leggerti
ciao
pagno

Esmé ha detto...

LaStè, chiamiamoli così per convenzione, perché mi sa che i peperoni che veramente si chiamano "Corno di bue" (Carmagnola) sono tutta un'altra razza, più grossi e carnosi. Diciamo che questi sono Cornetti... Comunque secondo me sei in grado: da quando l'Ing. si demotiva per un pezzettino di pane?

Pagno, ovviamente un giro d'olio sopra prima di infornare ci va, ho sbagliato io a non scriverlo nella ricetta. Lo davo per scontato.

Esmé ha detto...

Ecco qua ricetta corretta, ora a prova di esecutore pedissequo :-)

Clara ha detto...

Ciao Esmé, sono Clara del blog "Io e Maia".
Innanzitutto voglio farti i complimenti per il tuo blog, veramente bello e interessante. Ma soprattutto sei interessante tu come persona: sei ricca di sentimenti e comunichi sensazioni. Sarà per questo che ami i gatti?
Anche le tue ricette sono stuzzicanti: verrò a saccheggiarle al bisogno.
C'è un'altra cosa che mi ha colpita: la gatta che hai dovuto dar via è quasi identica alla mia Maia! Son rimasta veramente meravigliata nel vedere le foto. Hanno lo stesso sguardo! Anche la mia Maia tende sempre a sgattaiolare fuori, a volte sembra un'anguilla: sguscia fuori dal balcone per scappare in giardino. Nonostante io abbia un bel giardino, recintato, non posso permetterne l'accesso ai miei gatti, perché ne scapperebbero fuori, sulla strada molto trafficata e dove ci sono tanti esseri incivili per i quali "stirare" un gatto è una cosa molto divertente ( ho visto scene veramente brutte!).
Ho deciso di seguire il tuo blog e farmi un po' i "fatti tuoi".
Ciao

Esmé ha detto...

ciao Clara. Mettiti comoda, i fatti miei sono di pubblico dominio :-)

Sapessi quanto ha colpito me vedere Maia... io ancora ce l'ho sullo stomaco la faccenda di quella gattina, anche perché era la più bella creatura che avessi mai visto. Levami una curiosità: Maia è una Angora Turco? O, come la ex-mia grigia, un fortunatissimo incontro di geni sparsi per l'universo?

Neapolitan Cook ha detto...

i ricordi del mare li hai fatti tornare anche a me.
Preparazione diversa ma per niente anonima.
Semplicemente imbionditi in padella con olio e sopra sale grosso dell'atlantico.
Da bere? C'era tanto txakoli

Esmé ha detto...

Neapolitan Cook, bello il tuo marchio col Vesuvio!
Ho tentato di lasciarti un commento sulla pizza, nel tuo blog, ma non m lo accetta. Misteri di Blogger o di Firefox, mah.
I tuoi peperoni in padella erano ripieni? Penso di sì.

Orizzontidelgusto ha detto...

Cara Esmé,
chiedo venia... per il ritardo!! Grazie innanzitutto per i complimenti. Leggo spesso il tuo blog, che trovo pieno di idee e ricette interessanti! Appena avrò il tempo di aggiornare il blog ti inserirò tra i preferiti.

Il nome in greco della ricetta è
Πιπεριές γεμιστές με φέτα (piperies gemistes me feta = peperoni ripieni di feta), il tuo è corretto... hai indicato genericamente tyri (τυρί), ossia formaggio, ma poi è la stessa cosa!

Ciao
Barbara

Esmé ha detto...

Grazie Barbara, ci tenevo a saperlo, ora correggo il titolo.
Nella prossima vita imparerò il greco, che è una lingua che mi piace tantissimo.
Spero che tu abbia presto il tempo di aggiornare il tuo blog, perché è bello e prezioso. Aspetto pazientemente che tu riprenda a scrivere.