venerdì 19 marzo 2010

Pasta con la bottarga

Ci sono momenti di difficoltà. Che a volte, uffa, si trasformano in periodi di difficoltà. Poi in genere passano. Ma a volte, nonostante le speranze e l'impegno per uscirne, possono incancrenirsi in epoche di difficoltà le quali, se ripetute e pericolosamente ravvicinate, possono trascendere in una vita difficile. Non so quantificare ma posso azzardare che una decina/quindicina d'anni continuativamente difficoltosi siano un confine oltre il quale si comincia a definire quest'ultima. E come diceva non so più chi, "non si può essere infelici impunemente". La punizione è ci si ammala.

Detto questo, che spiega in qualche modo la mia assenza, vorrei parlarvi di una delle cose che mi piacciono di più al mondo: la bottarga. La bottarga di muggine, in particolare. Nella categoria "uova di pesce", che mi piace indistintamente, con l'esclusione delle uova di riccio - il quale però non credo si possa definire un pesce, anche se è una creatura marina -, la bottarga forse mi piace anche di più del caviale. Oddìo, forse. Comunque.


La bottarga merita il rispetto assoluto. Lo so che parlo dell'ovvio, e infatti questa è una ricetta ovvia, ma spesso mi capita di leggere ricette in cui essa compare spadellata sul fuoco come se fosse un insaporitore quasiasi. E mi viene la tristezza.

Perché una pasta con la bottarga sia un tripudio dei sensi, e non una pasta che sa vagamente di pesce dolciastro e/o amarognolo le regole sono due, e davvero semplici: 1) la bottarga dev'essere fresca, e intera. No, no, NO ai tristi barattolini di roba grattugiata. 2) la bottarga non va cotta. La cottura la ammazza, senza rimedio. Siate buoni, fatelo per me, non spadellate la bottarga. Tenetela lontana dal fuoco.
Quindi ognuno poi ha la sua ricetta di pasta con la bottarga, e sono tutte buone se seguono queste due regole. Io la mia la faccio così:
  • Trenette, o spaghetti grossi, o tagliolini all'uovo.
  • Bottarga di muggine sarda, fresca, trasparente, arancione e intera.
  • Olio extravergine saporito, di suprema qualità
  • Pepe nero
  • Prezzemolo
  • Un limone
Metto a bollire l'acqua. Nella zuppiera dove condirò la pasta metto abbondante olio extravergine - quando sono fortunata ho quello nuovo che viene dal  Poggione: fruttato ma di raro equilibrio.
Spello, schiaccio e aggiungo uno spicchio d'aglio. Metto la zuppiera sulla pentola dell'acqua che bolle, in modo che l'olio intiepidisca e si aromatizzi. Ci macino del pepe nero. Aggiungo una grattata di buccia di limone, fatta con la Microplane grossa, in modo che restino dei filettini percepibili al dente. Con la stessa Microplane grattugio la bottarga (e la tengo da parte). Trito il prezzemolo non troppo fine, a volte lo sforbicio solo.
Quando la pasta è pronta, tolgo l'aglio dal condimento, prelevo un mestolino di acqua di cottura ed emulsiono bene, aggiungo la bottarga. Condisco rapidamente la pasta nella zuppiera, mescolando bene, rifinisco con il prezzemolo.
Certe volte metto anche qualche goccia di limone inseme al condimento, e certe altre anche due pomodori secchi, ammorbiditi e tritati grossolanamente. 
La mangio benedicendo questa piccola mummia che riposa in frigo, pronta a resuscitare quando ho bisogno di lei. In tempi felici, era la cena extra a notte fonda, la perfetta cena della felicità, dopo il tango o dopo... be', insomma, a notte fonda. 

(Ovviamente questo post è un'esca, messa lì affinché stimoli subliminalmente in un paio di amici (due a caso) l'impulso inspiegabile ma irresistibile di presentarsi alla mia porta con una piccola fornitura di bottarga fresca.)

20 commenti:

Mav ha detto...

Ehm, sono una degli amici sbagliati che, attirata dall'esca di questo post, si presenterà alla tua porta per farti fuori la fornitura di bottarga portata dagli amici giusti.

Andrea Ferrigno ha detto...

Non ho mai assaggiato la bottarga di muggine, quindi quello che segue è puro campanilismo + tifo da stadio.

ABBASSO la bottarga di muggine sarda!

VIVA la bottarga di tonno sicula! Bottarga di tonno rulez!

Ehm, benriapparsa tra i miei feed, cmq ;)

Viz ha detto...

io sono incredibilmente stordita e non avevo notato che sei tornata, i miei widget non mi hanno avvisata :D

quindi te lo dico adesso: ben tornata!
e ora vado a ri-ri-rispiare la tua libreria

Esmé ha detto...

Mav, vediamo se abboccano.

Renzo: nel caso di cui spra, sei invitato anche tu con Mav. Così ti presento anche il muggine, e ti si schiariscono le idee. Certo, Mav è molto più carina.

Viz: grazie, bentornata anche a te. Ogni tanto vedi che ricompaio...

Unknown ha detto...

Io ci ho visto pure un'esca per me, pensa un poco...beh, io intanto abbocco, poi tu eventualmente mi ributti a mare!

p.s.: commento che non c'entra niente con la pasta con bottarga che ho assaggiato un'unica volta in vita. In Sicilia. Resta fra i ricordi-leggenda

Unknown ha detto...

Bentornata.

Ogni tanto mi verrebbe da citarti, tanto le cose che dici mi stanno bene addosso...

E comunque la tua ricetta del ginger ale - grazie alla quale sono approdata qui- è stata provata, gustata, ripetuta, diffusa.

Nunc est bibendum, hic :-)

ma appena passerà la fase alcoolica ne proverò altre, quest'ultima inclusa...

Esmé ha detto...

Eva, Hic! a te.
Ieri sera ho bevuto del limoncello fatto in casa e non mi ha fatto bene per niente.

Dani, non ti ributto in mare perché hai l'aria di sirena commestibile.
Ora comunque so cosa farti se un giorno ti presenterai alla mia tavola.

maricler ha detto...

Guarda un po' chi sta giusto giusto andando in Sardegna... Torniamo lunedì, ti chiamo in settimana così vengo a spupazzare Tea :)
ps. Abboccati!

Esmé ha detto...

AHA! Hanno abboccato! :-)))

larissa ha detto...

grandissima sostenitrice dalla bottarga di muggine dall'Oristanese! ammetto senza vergogna di averlo fatto. ebbene sì, l'ho spadellata. ma ero giovane, e ho subito capito di avere fatto un errore. non lo faccio più.giuro.

Esmé ha detto...

Brava Larissa. Sì, tutti noi da giovani abbiamo fatto cose atroci come queste. Ma poi ci siamo ravveduti, e ora siamo pressochè perfetti, nevvero? :-)

PS Grazie a Quei Due che sono tornati dalla Saregna, mi sto godendo una serie di lussuosi spuntini di bottarga dura e pura. Che lusso!

Anonimo ha detto...

Se posso permettermi un piccolo suggerimento (lungo e noioso ma ha il suo perché).

La bottarga la spelli la spezzi con le mani in piccoli tocchi e la metti riposre per una notte in frigo in una tazzina sommersa d'olio.

Il giorno dopo, si dovrebbe essere ammorbidita quel tanto che basta per sgranarla con le mani nell'olio di cui sopra.
il vantaggio è di non rompere le uova mantenendo tutto il sapore di quel capolavoro che è la bottarga.

Afro

Esmé ha detto...

Afro, so di poter contare sempre su di te per certe raffinatezze :-)
Il suggerimento non è né lungo né noioso: era quello che mancava alla perfezione!
Se si programma la cena in anticipo, ovviamente.

Gian ha detto...

tipa... mi piace la tua ricetta e mi piace sopratutto come la servi a noi attenti lettori, gooooood, a me piace con tanti pomodorini freschi....

nuvola ha detto...

buona la ricetta, anche simpatica e ben scritta. Oggi bottarga di orbetello, con buccia di limone, burro appena sciolto e preszzemolo

Esmé ha detto...

Goooooood, Gian!

Nuvola: bottarga di Orbetello? Oh questa poi non l'ho mai sentita. Dicci, dicci.

Max ha detto...

Grazie, grazie, grazie.... :-)

....quelle poche volte in cui avevo mangiato la bottarga (da invitato) era stata sempre spadellata... ma sapevo "dentro di me" che non poteva essere quello il modo migliore per gustarla...

...ora si che ho scoperto veramente cosa sia!!! :-)

le ricette di micol ha detto...

Ode alla bottarga di muggine........da quando sono stata in Sardegna e l'ho scoperta me ne sono innamorata.......oggi mi e' venuta voglia e l'ho comprata e poi casualmente sono capitata sul tuo blog......a giorni una ricettina.....magari prendo ispirazione da te.......
se ti va passa a trovarmi...io da oggi sono una tua sostenitrice.....
http://lericettedimicol.blogspot.com/

Unknown ha detto...

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