Per il giorno di San Valentino ho regalato al mio fidanzato un tritacarne.
È bello l'amore con uno come il mio Ken. È un tipo solido, affidabile, aiuta in casa, e soprattutto ha un libretto di istruzioni che facilita enormemente la comprensione dei suoi meccanismi di funzionamento interiori ed esteriori. Ha un sacco di accessori ed è pure caruccio da vedere. E quando non serve, lo puoi spegnere.
Abbiamo inaugurato immediatamente l'accessorio tritacarne inventando un piatto che ai più potrebbe apparire come poco romantico: ma io sono rimasta molto soddisfatta della sua prestazione, e alla fine questo è ciò che conta, no?
Stufato di fagioli e polpettine d'agnello speziate(avvertenza: questo è una pietanza per trogloditi, non per signorine).
La ricetta per le polpette è quello delle Kofta, omettendo la menta e formando delle polpettine minuscole. Ovvero:
- 300 gr di coscia di agnello macinata due volte, e relativo osso
- un cucchiaino colmo di Pimenta Siria*
- la scorza grattugiata di mezzo limone
- mezza piccola cipolla rossa grattugiata
- un cucchiaino di harissa
*Pimenta SiriaSi pestano in un mortaio pepe nero e bianco, cannella, chiodi di garofano, semi di cumino, anice stellato e noce moscata fino a ridurre il tutto in polvere. Occhio al chiodo di garofano che è forte; la nota più evidente dovrebbe essere quella del cumino.
- 250 gr fagioli rossi già ammollati e lessati
- 1/2 cipolla
- olio extravergine
- peperoncino
- un cucchiaio di concentrato di pomodoro
Soffriggere la cipolla in una casseruola dal fondo pesante, con olio e peperoncino. Rosolare brevemente nel fondo le polpettine e l'osso dell'agnello.Aggiungere i fagioli con la loro acqua di cottura e il concentrato di pomodoro. Salare cautamente. Cuocere su fiamma bassissima, coperto, per circa due ore, aggiungendo un pochino di acqua ogni tanto, e regolando di sale e peperoncino se occorre. Dopo la prima ora spaccare le ossa, recuperare il midollo e rimetterlo in pentola. Darà una morbidezza favolosa allo stufato.
Accompagnare con riso basmati lessato o con l'ormai mitologico Tortino Iraniano.
Consumare in dosi ragguardevoli e immediatamente dopo abbattersi grugnendo su una pelle d'orso accanto al fuoco e dormire per almeno 16 ore filate. O per quello che resta dell'inverno.