lunedì 1 ottobre 2007

Dolcezze


Non solo certe amiche arrivano con prestigiose scatoline piene di dolcezze (e io sempre a mani vuote, non si sa come mai), ma anche con dolcezza e pazienza ascoltano i miei vaniloqui senza reclamare. E io bla, bla, bla, bla, non si sa bene neanche di cosa, riempio tutto io lo spazio che sarebbe prezioso per stare a sentire, come se fosse un vaso vuoto. E intanto mi dico: ma stai zitta un momento! Ma lascia che parli lei! E invece bla, bla, bla, bla.
Bla.
Poi se ne vanno, e chissà quanti altri mesi passeranno prima di rivederci, e mi rendo conto che ho sprecato un'altra occasione per ascoltare e conoscere. Ma temo che sia la fretta, quest'ansia di travasare in due ore tutti i contenuti che ho accumulato in mesi e che, frequentandosi, sarebbero normalmente diluiti in pomeriggi e giornate e serate.
È che con certe persone ci si frequenta poco, e allora succede così. Resta il fatto che io bla, bla, bla. Bla. Uffa. Mi prenderei a padellate sulla zucca. La mia inadeguatezza ai rapporti umani mi sconcerta anche se dovrei averci fatto l'abitudine, non è così che voglio essere, per mille dobloni!
La tortina era buonissima, e ce n'è un'altra in frigo che aspetta per consolarmi della casa che, da stasera, torna vuota di gattini.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Senti bellezza, la smettiamo di fare pedante e inutile autocritica?
Io sono una che ascolta. Ci sono nata e mi ci sono pure specializzata col tempo. Sono curiosa e mi piace.

E' stato un bel pomeriggio e tu non osare criticarmelo.
E si rifa.
C'era una minitorta alle pere e cioccolato che l'era un bijoux.

Esmé ha detto...

Ognuno ha le sue specializzazioni. Io ho un master in autocritica (senza il quale non si è abilitati all'esercizio della critica, come non tutti sanno, ma noi sì).
La prossima volta avrò grandi orecchie e piccola voce.

Esmé ha detto...

Augh.

Anonimo ha detto...

che poi a dire il vero io sono uscita svolazzando, bella carica dal pomeriggio di amistade
(tié)

Anonimo ha detto...

Senti, ma quel pane a te come è parso?
Io l'ho bocciato. Per me non era lievitato.
Una lurida manovra per far lievitare gli scontrini.

Invece la tortellina era buona. Lo ammetto.

Anonimo ha detto...

Ti prego ti prego tiprego: potrò dartela io una padellata su quella magnifica zucca spartiorecchie?
Entonces, se si desidera il silenzio da parte tua bisogna occuparti con un gigot.
Come minimo.
Te lo si porta già bello e cotto, dimodoché tu possa ascoltare ed annuire, quel tanto che agevoli anche la deglutizione.
In questo momento ti penso e ti immagino.
Ciao Obelixa.

Esmé ha detto...

uack! la prima risata grassa della giornata. Per questo ed altro hai diritto a far risuonare lo spartiorecchie vuoto.
Intanto che io mi occupo di riempire lo stomaco, si intende.
Una perfetta strategia di neutralizzazione, sento che funzionerà.

Esmé ha detto...

Detto proprio tra noi, il pane uhm.
L'ho azzannato religiosamente, ma mi ha lasciata tiepidissima.
La prossima volta, per lo stesso prezzo, puoi farmi uno smeraldo cabochon, merci.

Anonimo ha detto...

Due noccioline acerbe?

Anonimo ha detto...

Molto interessante il master. Penso che molta gente dovrebbe prenderlo, magare uno economico, da scuola serale oppure al CEPU. Interessante è anche l'accenno al prezzo del pane. Proprio sta mattina ho scoperto che il prezzo è aumentato in una notte da 2 euro al chilo a 2 euro e 50. Lo so che può sembrare poco rispetto ai prezzi correnti in altre città, ma da noi non si mangia nulla senza pane. Temo tempi da forno delle grucce.

Anonimo ha detto...

e che poi (bis)
le mani non erano mica vuote

un prezioso vasetto alberga ora nel mio frigo

una costoletta di maiale è stata titillata proprio stasera

Esmé ha detto...

titillare le costolette non sta bene!